Per uno che è nato con Star Trek e che ha contribuito alle serie Deep Space Nine (due episodi) e soprattutto Voyager (produttore di venticinque episodi), c’è da scommettere che questa assomiglia a una missione. Come in altre occasioni, Brian Fuller è tornato a parlare del suo pallino: far tornare la serie in tv.
Lo sceneggiatore americano è entrato in contatto con Bryan Singer e i due hanno prospettato l’idea di unire le forze per un reboot della serie, ma non in tempi brevi. "Io e Bryan siamo grandi fan di Star Trek – ha detto – e abbiamo analizzato la situazione per capire come muoverci. Sicuramente non accadrà nulla, almeno di ufficiale, fino all’uscita del prossimo film. Un'altra cosa è sicura: qualsiasi cosa accadrà, avverrà perché l’ha deciso JJ Abrams. È lui il custode di Star Trek in questo momento."
E ovviamente c’è anche la Paramount, la quale – perché no – potrebbe vedere di buon occhio la possibilità di agganciare al sicuro successo del prossimo film una lunga coda in tv che magari faccia da ponte al terzo Trek. Fantascienza? Per ora un’ipotesi remota, di certo Fuller sta preparando il terreno e sondando ogni possibilità, visti i (ripetuti) messaggi di apertura verso il nuovo “padre-padrone” di Star Trek, il quale del resto non si può dire che sia insensibile al richiamo della tv, visti i suoi trascorsi e attuali impegni in serie per il piccolo schermo.
C’è dunque da scommettere che Fuller e Singer torneranno a farsi sentire nei prossimi mesi. Fuller, ricordiamolo, ha dimostrato di avere un certo fiuto per il successo commerciale e una certa sensibilità autoriale, visti i successi di Pushing Daisies (2007-2009) e Heroes (2006-2009). In attesa di avere maggiori certezze sulla nuova serie di Star Trek (se mai si farà), Fuller si consolerà con un altro marchio niente male, ovvero Hannibal Lecter, il malefico serial killer nato dalla penna di Thomas Harris.
Si occuperà in particolare di adattare del prequel di Il Silenzio degli Innocenti, ovvero Red Dragon, trasformandolo in una serie di tredici episodi (ma è opzionata anche una seconda stagione). "Applicheremo il principio di Hitchcock," ha dichiarato. "Faremo vedere al pubblico la bomba sotto al loro tavolo. E poi li faremo sudare in attesa che esploda. Hannibal non sarà un personaggio scontato. Non un cattivo a tutto tondo, almeno non subito."
Sarà insomma un classico “crime procedural” con due investigatori brillanti in azione, ma uno dei due è un serial killer. E verrà fuori nel corso della stagione, letteralmente trasformando il tono della serie. Ambiziosi (a dir poco), i piani di Fuller: "Ho progettato un arco narrativo di sette stagioni, pescando a piene mani dai vari romanzi di Harris". Ma chissà che – a un certo punto del cammino – non si debba interrompere per salire a bordo dell'Enterprise…
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