La fantascienza ha una lunga tradizione di impegno sociale, negli anni cinquanta questo aspetto raggiunse il culmine con la corrente sociologica ma opere che si interrogavano sulla società e sul suo futuro non sono mancate, sia prima che dopo.
Niente di strano quindi che Cory Doctorow, rappresentante della rigogliosa scuola fantascientifica canadese ma anche giornalista e blogger di successo, abbia trasposto un tema che gli sta molto a cuore, quello della proprietà intellettuale e della liberalizzazione del copyright, in un romanzo.
Infoguerra è storia dura e violenta, che racconta di come per il potere ogni mezzo sia lecito pur di soffocare la ribellione contro un sistema che non tollera nessun dissenso.
La vita per Valentine è una continua sorpresa, ai suoi occhi di tredicenne sempre nuove meraviglie continuano ad apparire, la vita sembra sorriderle e il futuro appare pieno di promesse e di felicità.
Ma tutto questo ha bruscamente fine mentre la bambina sta sperimentando l'ultima meravigliosa novità, un cinema destinato a diventare la tomba per molte delle sue piccole amiche.
Un esercito nemico ha attaccato la sua città, Valentine ben presto sperimenta come la vita possa diventare dura e violenta, mentre le risorse iniziano a scarseggiare sotto il ferreo assedio delle truppe nemiche.
Prima la madre e poi il padre di Valentine partono per il fronte, e la bambina resta sola con il fratellino, mentre la penuria di viveri e una terribile malattia che trasforma le persone in zombie flagellano la città.
Subito dopo la morte di suo padre Valentine incontra un uomo che sembra essere al riparo dalle miserie della guerra, un misterioso personaggio chiamato "Il Mago", che possiede ancora una "stampante" perfettamente funzionante.
Proprio questi miracolosi apparecchi nanotecnologici sono stati la causa della guerra, il nemico vuole impedirne l'uso gratuito, e considera la città un covo di criminali e ladri, da estirpare senza pietà.
Valentine non riesce a capire chi sia e cosa voglia il Mago, prima sospetta che sia una spia, poi scopre che è un reporter di guerra, e diventa rabbiosa al suo rifiuto di aiutare in modo attivo la città.
La storia di Valentine e del Mago si intrecceranno più volte, mentre l'assedio diventa ogni giorno più duro e i combattenti resistono a prezzo di azioni terribili, la città riuscirà a mantenere la propria indipendenza o sarà schiacciata nel fango e nel sangue?
Come il Marcus Yallow di X anche Valentine è una giovane la cui vita viene interrotta dall'incubo, che assume le sembianze di un esercito deciso a porre fine al libero utilizzo di una tecnologia potentissima.
La città, situata da qualche parte nel mondo, forse nell'Europa dell'est, ha già combattuto una guerra per liberarsi dal giogo economico impostole, ma questa volta la prova sarà ancora più dura.
Inutile dire che le simpatie dell'autore vanno a Valentine e agli abitanti della città, la cui lotta viene vista come una eroica resistenza contro un oppressore, ma Doctorow non cade nella trappola del voler dimostrare una tesi.
Anche se non molto conosciuto in italia lo scrittore canadese scrive dannatamente bene, e riesce ad avvincere il lettore sin dalle prime pagine delle sue opere, la discesa nell'incubo di Valentine e la sua caparbia volontà di sopravvivenza sono narrate in modo magistrale.
Nonostante Infoguerra sia un romanzo duro, a volte spietato, si chiude con una nota ottimista: Doctorow sembra volerci dire che nonostante tutto c'è speranza anche nelle situazioni apparentemente senza via d'uscita.
Questo ottimismo risulta però meno convincente di quello mostrato in X, il finale sembra un po' affrettato e costituisce il limite di un romanzo che comunque lascia il segno.
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