Grazie a Fanucci Editore troviamo in libreria il romanzo La rinascita di Shen Tai (Hunder Heaven, 2010) del canadese Guy Gavriel Kay. Un nome che molti giovani lettori forse non conoscono. Si tratta di un grande autore di narrativa fantastica che purtroppo non è stato valorizzato quanto meritava in Italia.

Infatti di questo autore poco prolifico, che in quasi trent'anni di attività ha scritto solo undici romanzi, nel nostro paese ne sono stati tradotti solo quattro: Il paese delle due lune (Tigana) e i tre volumi della serie Fionovar Tapestry (La strada dei Re, La via del fuoco e Il sentiero della notte). Questi quattro volumi furono pubblicati da Sperling & Kupfer nella collana Pandora tra il 1992 e il 1994, poi l’autore fu completamente dimenticato.

Gavriel Kay trascende i limiti di etichette o di genere. Nei suoi romanzi sono sempre sfumati i confini tra storia e fantasia. Sono mondi immaginari unici e riccamente descritti, ma al tempo stesso rimangono ben riconoscibili culture e folklore dei tempi medievali. Il mondo di A Song for Arbonne (inedito in Italia), per esempio, si basa sui trovatori e le tradizioni di amor cortese della Francia medievale, mentre Lions di Al-Rassan (altro inedito) si ispira alla Spagna moresca del XI secolo, traducendo quelli che storicamente erano cristiani, arabi ed ebrei in Jaddites, Ashariti e Kindath. E di esempi simili se ne possono fare altri.

In La rinascita di Shen Tai, suo ultimo innovativo e pluripremiato romanzo, l’autore evoca una Cina del VIII° secolo e una dinastia: quella dei Tang dell'impero del Kitai. Ma attenzione: non è la Cina della storia, come appare evidente dalla cartina che troviamo disegnata nel volume. Possiamo definire il romanzo come storico-fantastico. Il lettore vivrà un'affascinante storia con un imperatore, una concubina e intrighi di corte. E molto altro.

Shen Tai, figlio di un grande generale dell’imperatore, per onorare la memoria del padre defunto decide di recarsi nel luogo dove i due grandi eserciti, quello del Kitai e quello dei Tagur, si scontrano in una tremenda battaglia che causò la morte di quarantamila uomini. Per due anni Shen Tai seppellisce onorevolmente le ossa dei morti senza fare alcuna distinzione. Come riconoscimento del suo amore filiale e delle fatiche sostenute, la Principessa di Giada Bianca dei Tagur gli offre un dono molto particolare e senz'altro pericoloso: duecentocinquanta cavalli di razza Sardian.

È un dono grandissimo, in un paese dove regalare un solo cavallo Sardian è una grande ricompensa per un uomo, regalarne quattro vuol dire elevere l’uomo a cui il regalo è diretto al di sopra di tutti. Già questo vuol dire attirare la gelosia, forse motale, di molti. Duecentocinquanta cavalli è un dono impensabile, un dono che potrebbe travolgere anche un imperatore. Saggiamente, il dono viene fornito con la clausola che Shen Tai deve rivendicare i cavalli di persona. Altrimenti sarebbe probabilmente già morto. Il protagonista, sfuggito a un tentativo di assassinio, si recherà alla volta della capitale Xinan, accompagnato da Wei Song una guerriera Kanlin. Sarà un lungo viaggio e numerosi pericoli lo attendono.

  

Riportiamo quanto hanno scritto in merito alcune riviste specializzate estere: "La rinascita di Shen Tai è praticamente tutto quello che un lettore potrebbe volere da un libro: un'avventura mozzafiato, una storia d’amore, un romanzo di crescita, una cronaca militare, un complicato intrigo di corte, una tragedia, e mille altre cose ancora. Questo libro è un autentico banchetto di parole, una storia meravigliosamente scritta, il cui cuore intenso e vibrante non potrà che farvi rimpiangere di essere arrivati all’ultima pagina.” Globe and Mail (Canada) 

"Uno straordinario racconto epico, cesellato con maestria, che trascina il lettore nel suo vortice e non lo lascia più andare." The Huffington Post 

"La ricostruzione fantastica della dinastia T’ang e della sua antica Cina ad opera di Guy Gavriel Kay in La rinascita di Shen Tai ha l’accuratezza di un autentico documento storico. Per chiunque abbia voglia di leggere un thriller politico, un'appassionante ricostruzione storica o anche soltanto una bella storia di fantasmi, questo romanzo li riunisce tutti in una trama incredibilmente scorrevole.” Bookpage

L'autore. Guy Gavriel Kay, classe 1954, è un autore canadese di narrativa fantastica. Ha iniziato la sua carriera di scrittore lavorando con il figlio minore di J.R.R. Tolkien, suo esecutore letterario, alla redazione del Il Silmarillion, pubblicato la prima volta nel 1978. Molti dei suoi romanzi sono ambientati in mondi immaginari che ricordano però luoghi e periodi storici reali. Ha scritto oltre dieci romanzi e numerosi racconti. Le sue opere sono state tradotte in ventidue lingue e hanno venduto oltre due milioni di copie. La rinascita di Shen Tai ha vinto il Sunburst Award - superando opere di autori come Robert J. Sawyer, Douglas Smith e S.M. Stirling — ed è stato scelto come miglior romanzo fantasy dall'American Library Association. Con questo romanzo Guy Gavriel Kay è arrivato finalista al World Fantasy Award (premio già vinto con Ysabel), all'Aurora Award, al Mythopoeic Award, al Locus Award, ed è tra i finalisti all'IM-PAC/Dublin Prize, il premio letterario più ricco al mondo.

La quarta di copertina. Shen Tai è il figlio del generale che ha condotto le forze dell’impero di Kitai nell’ultimo scontro contro i Tagur, vent’anni prima. Quarantamila uomini, su entrambi i fronti, hanno perso la vita in quella battaglia, sulle remote rive di un lago nascosto tra le montagne occidentali. Il Generale Shen Gao è ormai deceduto. Per onorare la memoria del padre, Tai decide di trascorrere i due anni di lutto ufficiale ritirandosi in eremitaggio sul sito della battaglia, tra gli spiriti dei defunti, sforzandosi di dare una degna sepoltura ai loro resti sparpagliati. Una mattina di primavera, però, apprende che la sua veglia non è passata inosservata: la Principessa di Giada Bianca dei Tagur gli offre in dono duecentocinquanta cavalli sardiani, come ricompensa per il suo coraggio e il suo impegno nell’onorare la memoria dei defunti. Dona a un uomo uno dei rinomati cavalli sardiani e lo ricompenserai grandemente. Concedigliene quattro o cinque, e lo eleverai al di sopra dei suoi simili, attirandogli gelosie finanche mortali. Duecentocinquanta cavalli sono un tesoro che va oltre ogni immaginazione, un dono in grado di sopraffare perfino un imperatore.

Guy Gavriel Kay, La rinascita di Shen Tai (Hunder Heaven, 2010)

Traduzione Stefano Cresti, Fanucci Editore, collana immaginario Fantasy, pagg. 611, euro 14,90