Ci hanno solleticato per quasi cinque anni con piccoli cameo sullo S.H.I.E.L.D. (la suprema agenzia di spionaggio del mondo Marvel), su un Nick Fury ben interpretato da un tostissimo Samuel L. Jackson e su piccoli indizi in grado di riunire in un’unica trama i supereroi ormai diventati una costante per il cinema del nuovo millennio. Hanno trovato un ottimo cattivo nel Loki di Tom Hiddleston, sono riusciti a rendere in modo plausibile sia l'armatura di Iron Man che il colosso di giada, al secolo Hulk, entrambi per ben due film: nulla ormai poteva frapporsi fra il desiderio degli appassionati e l'arrivo nelle sale di The Avengers un lungometraggio sui più potenti eroi della Casa delle Idee, ovvero i Vendicatori. Dalle voci di corridoio nel 2004 ad una prima ipotesi del progetto, l'anno successivo, già si poteva avere un'idea dell'importanza di questa impresa per la casa editrice americana, ma ci si muoveva comunque con prudenza, sia nel settore che fra i lettori, per evitare future e cocenti delusioni. Il mercato dei supereroi cinematografici non era ancora perfettamente maturo ed il rischio di un possibile naufragio era sempre presente, basti pensare al Superman Returns di Brian Synger del 2006. Dopo l'uscita al cinema dell'Incredibile Hulk interpretato da Edward Norton, nel 2007, con un discreto successo di pubblico la Marvel mette comunque all'opera lo sceneggiatore Zak Penn (X-Men2, Alphas ed Incredible Hulk) ad una prima stesura della storia, continuando al contempo a smentire e ad elargire abbondante fumo negli occhi con lo scopo di tenere gli spettatori col fiato sospeso. Sarà solo l'Iron Man di John Favreau, siamo nel 2008, a compiere il miracolo riuscendo, con il grandissimo seguito ottenuto, a far decidere finalmente i vertici Marvel portandoli a giocare a carte scoperte, i Vendicatori vengono annunciati per il 2011 e si mette in moto una gigantesca macchina da guerra per un percorso inarrestabile quanto ricco di sorprese, un percorso che passa attraverso al secondo film di Iron Man, a Thor ed a Capitan America, tutti tasselli di un disegno più ampio e grandioso.
Lasciamo da parte l'esitazione ed andiamo ad analizzare cosa ci verrà proposto nei dettagli, almeno quelli che ci sono dati sapere. Innanzi tutto il regista, Joss Whedon, dovrebbe essere una garanzia: ottimo sceneggiatore in campo televisivo (Buffy e lo splendido Firefly), in campo cinematografico (Serenity) in cui si occupa anche di regia ed in campo fumettistico (Astonishing X-Men proprio per la Marvel), Whedon riesce ad essere geniale quanto leggero ed a creare momenti coinvolgenti ed epici ma allo stesso tempo semplici e comprensibili, un vero mattatore insomma, a suo agio nel gestire più personalità forti dedicando spazio ad ognuna di loro.
La storia potrebbe rappresentare un punto debole per un film sicuramente spettacolare ma a rischio spessore o caduta di stile. Da quanto si evince dai trailers e dalle indiscrezioni lo sceneggiatore ed il regista però si sono mossi con efficacia su due fronti tentando da una parte di riassumere i migliori momenti nella vita del fumetto e dall'altra strizzando l'occhio all'esigenza di modernizzare i personaggi. Un'opera fondamentale per ottenere questo obiettivo, ben conosciuta sia da Whedon che da Penn, è stata sicuramente la versione Ultimates dei Vendicatori uscita dalla penna di Mark Millar, riconosciuto genio scozzese delle tavole a colori. Sia nella formazione che nelle dinamiche i Vendicatori cinematografici sembrano infatti muoversi molto più similmente alle loro controparti Ultimates che a personaggi con una complicata vita di continuity alle spalle, mantenendo la freschezza di una nuova nascita senza negare gli elementi che li hanno fatti apprezzare per più di mezzo secolo ad innumerevoli lettori. Per la scelta del “cattivo” ci si è rivolti ad un classico come Loki (Dio norreno dell'Inganno), interpretato già in Thor con estrema abilità del talentuoso Hiddleston, un antagonista ideale in grado di dar vita sia ad una prospettiva storica (sarà proprio a causa sua che si riuniranno per la prima volta i Vendicatori) che un profilo epico di una potenza adeguata ad affrontare il gruppo riunito. Sarà divertente vedere come lo sceneggiatore ed il regista hanno scelto di rendere la commistione di scienza e magia immancabile nel film, considerati i personaggi, anche se sia Millar nel fumetto che Kenneth Branagh alla regia di Thor hanno svolto un egregio lavoro preparatorio da cui attingere a piene mani. Come se non bastasse, per buttare un altro po' di benzina sul fuoco, sembra che Loki avrà fra le mani nulla di meno che il Cubo Cosmico, un'arma in grado di alterare la realtà e capace di rendere quasi onnipotente chi la comanda, nella versione cinematografica probabilmente opera di Odino (il Padre degli Dei norreni) mentre nel fumetto creata dalla razza aliena dei Kree.
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