— Non mi sembra molto pratico. Qualcun altro ha qualcosa da dire?(...)— Allora? — disse Scotty. — Cos’ha escogitato stavolta il Vecchio Rimbambito?

— Niente di speciale — rispose Weigand alla ragazza.

— La nazione si trova nella crisi peggiore della sua storia e abbiamo alla presidenza il più grande imbecille che abbia mai ricoperto questa carica... è tutto dire, se si considerano gli ultimi. 

— Be’... ha proposto di legalizzare l’omosessualità tra maschi consenzienti. Afferma che il numero degli uomini disposti a unirsi creerebbe un boom nelle vendite di appartamenti e di mobili.

(...)

— Io — disse Krasnaya sulla difensiva — non ho niente a che farci...

— Vedi, compagno, è un’idea di Kardelj, maledetto a lui! — urlò il Numero Uno. — È stata sua l’idea di battere l’Occidente insegnando ai nostri delfini non solo a parlare, ma anche a leggere. Pazzo! Criminale! Cos’ha stampato sui fogli di plastica che ha dato loro da leggere? Il Capitale! E adesso quelle dannate creature ci hanno espropriato delle mandrie di balene che avevamo loro affidato!

Nel finale interviene una beffarda - a ben vedere consequenziale - idea risolutrice, che vede nuovamente protagonista e deus ex machina Marv Sellers, l’ignaro cittadino da cui è partita la catastrofe.

Va notato che il programma “Report” di Rai3, condotto da Milena Gabanelli, edizione del 31 ottobre 2011, trattando di Borse e finanza ha citato ampiamente Effetto valanga, mostrando anche ripetutamente la copertina di Karel Thole. Un sorprendente e inatteso riconoscimento postumo per il buon Mack.  

Reynolds si è dimostrato perfettamente a suo agio anche nella narrativa breve e brevissima. Il fatto che si sviluppino in poche pagine, spesso nulla toglie all’impatto “ideologico” o alla vis comica di queste opere. Su quest’ultimo argomento l’Autore ha scritto:

È sorprendente quanto poco humour vi sia nella fantascienza. Ho il sospetto che noi ci prendiamo troppo sul serio. Magari dovrebbe essere proprio così, dal momento che il futuro è qualcosa di serissimo... o forse non avremo neanche un futuro.

Un incontro molto ravvicinato (Closer Encounter, su “Isaac Asimov. Rivista di fantascienza” n. 1, 1981) è una storia disimpegnata che narra il contatto fra una giornalista e un extraterrestre: otto paginette tra le più esilaranti di tutta la fantascienza. Al Reynolds più “impegnato” ci riporta invece Interesse composto (Compounded Interest, 1951) storia breve presentata in Italia su” Robot Speciale” n. 4 (1977), di cui val la pena riassumere la trama.