Emerge così un segreto: è in corso fra gli stati un piano di fusione delle grandi banche dati mondiali,

 per evitare una intralciante ridondanza di dati e soprattutto per ridurre i costi, ma entrano in ballo giochi di un enorme potere. Paul Kosloff crede di essere vicino alla verità: Paul guardò negli occhi Harrison e continuò: — Considerate la vostra posizione di capo del National Data Center. Se questa fusione dovesse verificarsi, sareste sicuro di diventare voi il capo delle nuove banche riunite? L’incarico non potrebbe essere affidato all’ungherese Pál Kodaly o a qualsiasi altro capo delle banche attuali? Non potrebbe emergere che, pur essendo voi un astuto politico, non possedete la competenza di uomini come Kodaly? (...) La stessa cosa potrebbe valere per le nostre autorità militari. La fusione delle banche dati mondiali renderebbe antiquati eserciti e marina, ogni informazione militare sarebbe disponibile per tutti gli interessati. Generali e ammiragli finirebbero nel mucchio dei rifiuti.

Harrison rispose: — Ebbene, siete vicino alla verità, ma alcuni elementi vi restano estranei. Professore, noi apparteniamo alla élite. Noi non possiamo permettere la contaminazione del nostro Grande Paese. Dobbiamo resistere, dobbiamo impedire con qualsiasi mezzo che esso venga sopraffatto dalle orde dell’Europa e dell’Asia.

Kosloff ribatté: — Il fine giustifica i mezzi, dunque? Anche quando comprendono l’assassinio di undici uomini?

Allorché Harrison, il Presidente degli Usa e gli altri pezzi grossi coinvolti nella discussione comprendono che il professore ha intuito il vero, cercano di corromperlo ma Kosloff rifiuta dicendo di non sapere che fare delle loro offerte:

— Voi e i vostri amici avete organizzato un complotto fantastico per spaventare la gente del nostro paese e indurla ad accettare un governo d’emergenza con la scusa di proteggere la nazione dai maggiori pericoli: un attacco nucleare, o il crollo della nostra cultura dovuto alla perdita dei dati nelle banche. Intendo fare tutto quanto sta in me per sgominare questa congiura.

Intervenne il Presidente Edgar: — È tempo che entri in gioco io. Kosloff, davvero credete di poter uscire impunemente da questa stanza?

...Anche qui mi fermo, sull’orlo del colpo di scena finale.

Si può cercare di riassumere la narrativa di Reynolds considerando che molte opere rientrano in alcuni cicli. Quello riguardante la “Sezione G” descrive agenti che girano per la galassia per stimolare una crescita sociale dei pianeti: di questa serie, in Italia è apparso Genoa-Texcoco: zero a zero (The Rigelians, 1967). (Il titolo orrendamente tradotto di questo romanzo mi dissuase dall’acquisto, cosa che rimpiango perché poi non ho più avuto modo di acquistarlo).