Gli anni della persecuzione mistica
Sulla scia di queste premesse, i Settanta non si aprirono nel modo migliore. Il 17 novembre 1971, la sua casa e i suoi archivi (custoditi in una cassaforte ignifuga da 350 Kg) andarono distrutti, forse per una bomba; Dick rimase sconvolto dall’episodio, ma la cosa che desta maggiore interesse nella vicenda è il fatto che la sua lista dei sospetti comprendesse il suo stesso nome. Stando ai suoi resoconti sul periodo, l’FBI aveva preso a sorvegliarlo, sottoponendolo al regime di restrizioni e soprusi che il Dipartimento di Stato infliggeva agli intellettuali progressisti. Resta da chiarire quanto potesse essere effettivamente preoccupata la struttura di Hoover di uno scrittore di fantascienza. Sotto la presidenza di Nixon, Dick visse probabilmente il suo periodo più tormentato. Giunse anche a trasferirsi per qualche tempo a Vancouver, in Canada, dove era arrivato per presenziare a una conferenza, ma per via del consumo di psicofarmaci e delle ristrettezze economiche, l’esperienza fu l’ennesimo fallimento. Per uscire dalla tossicodipendenza, allora, si decise finalmente a rivolgersi a una comunità di riabilitazione. L’esperienza al centro di recupero per tossicodipendenti di X-Kalay lo portò a interrompere finalmente con le amfetamine.
Nel 1972 riprese a scrivere e uscì Abramo Lincoln Androide (scritto una decina d’anni prima, emblematico il titolo originale: We Can Build You). Due anni dopo fu la volta di un altro capolavoro: Scorrete lacrime, disse il poliziotto (Flow My Tears, the Policeman Said, 1974), libro meraviglioso e struggente che riprende in maniera innovativa i temi dell’ambiguità delle percezioni e del potere della droga, trasponendoli in un panorama urbano segnato da violenti conflitti sociali e invaso dai media, che anticipa cupamente il nostro mondo. È anche interessante notare come un elemento (anche se marginale) della trama è la morbosa relazione che lega un investigatore alla sua intraprendente gemella. La funzione giocata da questo libro nell’evoluzione dell’autore è evidente, segnando l’inizio di un processo che potremmo definire catartico, attraverso il quale Dick si sarebbe proposto di espiare attraverso la carta gli errori accumulati negli anni, affrontando di petto i propri blocchi emotivi.
Nel 1973 Dick sposò Tessa Busby, dalla quale ebbe nello stesso anno l’ultimo figlio, l’unico maschio, Chris.
A liberarlo da un altro carico dei suoi personalissimi tormenti giunse provvidenziale nel 1974 il caso Watergate, per altro anticipato con sorprendente lucidità proprio in uno dei romanzi di maggior rilievo di quel fatidico 1964: I Simulacri.
Il 20 febbraio 1974, ancora sotto gli effetti del pentotal che gli era stato somministrato dal dentista per un intervento ai molari, Dick andò ad aprire la porta per ricevere la consegna a domicilio una dose extra di analgesici, si trovò pietrificato davanti alla bellezza di una ragazza dai capelli neri. La donna indossava un simbolo dell’era paleocristiana a forma di pesce stilizzato, l’ichthys, intagliato nel ciondolo d’oro che pendeva dalla sua collana. Dick associò il simbolo alla vesica piscis, il disegno ogivale adottato anche dall’iconografia cristiana e utilizzato come elemento decorativo romanico-gotico per dare risalto alla figura sacra rappresentata al suo interno, che nella simbologia dell’arte trasfigura la congiunzione tra due piani di realtà, la dimensione spirituale e il mondo materiale, il divino e l’umano. In seguito Dick riferì che un bagliore del sole riflesso dal pendaglio avrebbe originato un “raggio rosa” con il potere di mesmerizzarlo. Incominciò così a sperimentare una serie di episodi ai confini della realtà, convincendosi di aver acquisito doti di onniscienza e chiaroveggenza.
Alcune coincidenze, inclusa la scoperta di una malattia non ancora diagnosticata a Chris, lo convinsero della bontà dei suoi sospetti. Al collega Charles Platt (autore di un lungo ciclo di interviste ad altri scrittori di fantascienza, raccolte nei saggi della serie Dream Makers), avrebbe poi raccontato: “Ho sperimentato un’invasione della mia mente da parte di una mente razionale trascendente, ed è stato come se per tutta la mia vita fossi stato folle e poi all’improvviso fossi tornato sano di mente”.
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