Pare proprio che anche le più tradizionaliste software house giapponesi abbiano alla fine abbracciato la moda dei contenuti scaricabili a pagamento, i cosiddetti dlc spinti fortissimo su Xbox 360 da Microsoft, ma che prossimamente approderanno pure in casa Nintendo, a cominciare dal nuovo capitolo di Fire Emblem per 3DS. Non fa eccezione un altro marchio storico, Square Enix, che questa settimana ha lanciato il primo mini episodio aggiuntivo per Final Fantasy XIII-2 ambientato tra i tavoli da gioco di un casinò e incentrato su una vecchia conoscenza, l'istrionico Sazh. Il dlc, intitolato Testa o croce, segue vari extra che i fan possono acquistare collegandosi online con la console. Si va dai costumi alternativi per i protagonisti a nemici e personaggi noti da utilizzare in battaglia. Esiste inoltre un'arma in più, particolarmente potente, l'arco Azrael, disponibile in esclusiva sul canale Xbox Live. Come il precedente Final Fantasy XIII, anche il suo seguito Final Fantasy XIII-2 è infatti pubblicato sia su Ps3 che su Xbox 360. Rispetto ad allora, però, sono stati corretti parecchi difetti che colpivano l'edizione per la console Microsoft. Adesso le differenze principali tra le due versioni sono riconducibili al formato, con il dvd per Xbox 360 che paga lo scotto nei confronti del più capiente Blu-ray per Ps3 dal lato dell'alta fedeltà.
In Final Fantasy XIII-2 l'avventura si sviluppa attorno a un tema classico della fantascienza: i viaggi nel tempo. Mentre il papà della saga, Hironobu Sakaguchi, ha legato maggiormente il suo nome agli episodi più medievaleggiantemente fantasy, Yoshinori Kitase, che ne ha preso il posto prima in veste di regista, poi di produttore, è stato l'artefice di una svolta nel segno della science fiction. Fu lui a dirigere Final Fantasy VII, il capitolo ancora oggi forse più amato, anche perché, nel 1997, coincise per molti videogiocatori occidentali con la scoperta della serie. Ma Kitase fece parte pure del dream team che, due anni prima, diede luce a un altro cult, Chrono Trigger, i cui concetti a base di paradossi e dimensioni parallele sono portati avanti in Final Fantasy XIII-2.
L'incipit stavolta viene offerto da un ragazzo arrivato da un futuro dove si è abbattuto un cataclisma che ha spazzato via la vita dal pianeta Pulse. Insieme alla giovane Serah, che vuole ritrovare la sorella, cercherà di riscrivere la storia, tuffandosi di qua e di là nel flusso spaziotemporale, un sistema sfruttato dagli autori per vivacizzare la struttura narrativa e rompere le regole della progressione lineare cui era soggetto Final Fantasy XIII. Al timone in entrambi i casi, sorta di rinnovamento con a cuore il gusto per la spettacolarità e la scorrevolezza dei film, sotto l'egida del produttore Yoshinori Kitase c'è Motomu Toriyama, già regista di Final Fantasy X e Final Fantasy X-2, praticamente l'unico altro esempio di seguito diretto in una serie nella quale solitamente gli episodi sono invece tutti slegati.
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