David Halperin, professore universitario di Storia Ebraica e autore di molti testi accademici e saggi, fa il suo esordio nella narrativa con il romanzo La voce smarrita del cielo (Journal of a Ufo Investigator, 2011). L’autore scrive nella sua autobiografia che negli anni Sessanta, durante la sua adolescenza, era un grande appassionato di UFO.
La voce smarrita del cielo è un frizzante romanzo ambientato proprio in quel periodo. Il protagonista è Danny Shapiro, un ragazzo che vive molto male la sua adolescenza, senza amici, timido, goffo con la madre che sta lentamente morendo e un padre che proprio non lo capisce, e per tutto questo si sente un "diverso". La sua famiglia è ebrea, ma non frequenta la sinagoga e i servizi religiosi, per cui Danny non può avere conforto neanche da quel punto di vista. Il suo unico sfogo è il suo diario dove annota le sue esperienze e ricerche sugli UFO. Danny forgia una sua realtà tutta sua, che comprende tre sinistre presenze, creature misteriose di lago con carapace, vari amici come Julian e Rochelle, una bella ragazza di cui si innamora, e infine un alieno.
Ma quanto riporta Danny sul suo diario è reale o immaginario? Come è stato scritto sul New York Times: "...è un libro bellissimo e di valore. In parte fantascienza, in parte romanzo di formazione e in parte viaggio surreale nell’immaginazione...".
Un brano dal testo. Lo so bene cosa pensa mio padre: a sedici anni dovrei uscire con le ragazze. Non lo faccio, quindi non sono normale. Sono strano. Non sono davvero suo figlio. Ma lui non ha la minima idea di quel che sto facendo. E nemmeno mia madre, anche se di solito la prende meglio di lui. Mi tasto la tasca dei pantaloni. Il portafogli è lì. Non appena lei se ne sarà andata, lo tirerò fuori e guarderò la tessera.
«Danny!»
La voce di lui, irritata, mi arriva dalla sua tana.
«Che c’è, papà?»
«Quanto ancora hai intenzione di restare sveglio?»
«Un’altra mezz’ora, credo».
Lo sento borbottare. Sento qualunque cosa accada in casa, questa specie di scatola da scarpe in cui viviamo in tre, con tutte le stanze pressate una sull’altra e nessuna porta tranne che alle camere da letto e al bagno. La mamma mi fa un cenno con la testa, come a dire: «Lo hai sentito. Solo mezz’ora. Hai promesso».
L’autore. David Halperin ha insegnato Storia ebraica all’Università del North Carolina, dove vive con la moglie Rose. Dopo aver scritto numerosi testi accademici, si è reso conto di voler parlare ai lettori di temi molto più personali e vasti: nasce così La voce smarrita del cielo, il suo primo romanzo. Ora in pensione dall'insegnamento, vive in North Carolina con la moglie Rose.
La quarta di copertina. Danny Shapiro ha sedici anni e vive nel cuore della Pennsylvania. Timido e goffo, prova un forte disagio per la sua realtà familiare: la rottura con il suo migliore amico, un padre che lo odia, una madre iperprotettiva e gravemente ammalata. Una situazione che lo costringe a rimanere segregato in casa e a renderlo sempre di più un outsider. Ma è la passione a far sentire Danny un 'diverso'.
La bruciante passione per gli UFO.
Per sfuggire alla morsa disperata del presente, Danny si immerge nel suo diario, nel quale racconta la storia della sua vita e degli eventi straordinari che l’hanno segnata negli ultimi tre anni. Eventi che lo trascinano nella più grande e mozzafiato delle avventure. In un viaggio surreale e folle Danny fugge dalla sua città per scoprire una realtà diversa, fatta di inseguimenti, mistero e amore. Prove e difficoltà che verranno affrontate come un vero e proprio cammino di iniziazione, tanto che al termine Danny si troverà più maturo e pronto ad affrontare la sua nuova vita da giovane adulto con forza e convinzione.
David Halperin, La voce smarrita del cielo (Journal of a Ufo Investigator, 2011)
Traduzione Luca Tarenzi, Salani Editore, collana Romanzi Salani, pagg. 387, euro 16,80
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