Ok, la notizia non è nuovissima. Ormai ha un paio di settimane, ma abbiamo aspettato a darla nell'attesa che uscisse una smentita. Nessuna smentita e quindi ecco la notizia: George Lucas ha detto basta. Non gioco più. Mi ritiro. Smetto.
Ecco, prima che scendiate tutti in strada (malgrado la neve) in scene di giubilo, va detto che anche in questo caso c'è il trucco. "Mi allontano dal mondo degli affari, dalla compagnia, da tutta questa roba." E con "roba" intende i film epici che ha diretto o prodotto a partire dal 1976. Vorrebbe invece concentrarsi su progetti cinematografici personali come quello fatto alla USC film school basato su una poesia di EE Cummings negli anni '60 del secolo scorso.
Niente più blockbuster hollywoodiani dunque? L'ultimo, e Lucas, sottolinea l'ultimo, sarà Red Tails, film di guerra diretto da Anthony Hemingway con Cuba Gooding Jr. Si tratta del primo film prodotto da Lucas (esclusi i vari Star Wars e Indiana Jones) dal 1994, quando la Lucasfilm fece uscire il fallimentare Benvenuti a Radioland. Per la cronaca Red Tails è uscito il 20 gennaio negli USA e non è che stia esaltando critica e pubblico. Senza contare poi il prossimo film della serie Indiana Jones.
"Perché dovrei fare ancora film quando tutti ti gridano addosso dicendo che sei una persona orrenda?" Ecco dunque le ragioni del ritiro espresse da Lucas.
Già, perché le critiche continuano a essere tante, soprattutto dai fan più oltranzisti della saga di Guerre Stellari, poco disponibili a trattare sul revisionismo per le edizioni Blue-ray o scontenti di ennesime riproposte (in febbraio tutti e sei film usciranno un'altra volta in 3D). Internet poi è impietosa sia nel recuperare dettagli di vent'anni fa, quando il regista poteva millantare di aver già scritto tutta la saga e che doveva solo girarla, sia per far notare come si sia "ispirato" a Flash Gordon piuttosto che a Valerian per concepire la saga, facendo scoprire come, in realtà, la sua unica idea originale sia stata quella di fare un film d'azione con effetti speciali fatti alla perfezione.
"I film sono miei, c'è il mio nome e ho il diritto di apportare cambiamenti," dice Lucas nell'intervista. Certo ne ha tutto il diritto; del resto Lucas circa trentacinque anni fa ha avuto il coraggio e l'intuizione di far uscire un film (Star Wars) in cui i produttori non credevano e di raccogliere un successo universale, cambiando la storia del cinema e quello del cinema di fantascienza (e secondo qualcuno rovinandolo per sempre...)
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