Il regista Chris Gorak, in una lunga intervista a Collider.com. ha svelato alcuni retroscena della pellicola e
Il film si allinea alla recente moda di girare in 3D, ma il regista di L’Ora oscura i tiene a sottolineare che: “Quando abbiamo iniziato lo sviluppo di questo film più di un anno fa, avevamo tutti in mente un certo film in 2D, ma poi è arrivata l’ondata di pellicole girate in 3D e abbiamo iniziato a indagare la possibilità del 3D anche per L’Ora oscura ci siamo accorti che tanti elementi diversi del film potevano funzionare con il 3D. Come, per esempio, l’ambientazione a Mosca, che è inusuale per i film di fantascienza. Gli stessi alieni, i loro poteri, la forza distruttiva che esprimono si prestano alla narrazione in 3D”.
L’altro punto di forza del film è rappresentato dagli alieni, dal fatto che sono invisibili – anche se gli effetti della loro presenza si fanno sentire – e che sono fatti di energia.
“Sono fatti di un’intensa energia che solo toccandoli – precisa il regista - si viene triturati, in pratica come se si finisse in un tritacarne. Istantaneamente i corpi degli umani vengono polverizzati”.
La sceneggiatura, per pellicole che non godono della forza di un budget considerevole e di un cast che quasi naturalmente fa affluire il pubblico nelle sale, è fondamentale e Gorak ha affermato che: “Ciò che mi ha attratto della sceneggiatura è che ha davvero un buon equilibrio di azione e suspense. Saltiamo velocemente dai primi momenti della storia in cui si capisce che è in corso un’invasione aliena – una scena che si presenta come una forte dose di azione e divertimento – a scene di pura suspense, per poi ritornare con scene d’azione”.
Forse – ma diciamo pure sicuramente - The Darkest Hour non sarà un capolavoro, tuttavia sembrano esserci le premesse per uscire dalla sala con la consapevolezza di aver passato un paio di ore divertenti. E non è poco, se si pensa che il 2012 sarà un anno ricco di sequel, prequel, remake e reboot, proprio nei generi del fantastico e della fantascienza.
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