Le ultime due stagioni cinematografiche sono state ricche di film a tema “l’invasione aliena”. Basta citare pellicole quali Falling Skies di Robert Rodat, Cowboys & Aliens di Jon Favreau, World Invasion di Jonathan Liebesman, Skyline di Colin e Greg Strause e ci mettiamo dentro anche Super 8 di J.J. Abrams, prodotto da Steven Spielberg che di invasioni aliene se ne intende parecchio.
Insomma, tutti i gusti sono stati accontentati, e il 2011 non poteva che chiudersi con una nuova puntata. Arriva all’inizio di gennaio 2012 nelle nostre sale (ma la produzione è del 2011) il film L’ora Oscura (The Darkest Hour in originale) del quasi sconosciuto Chris Gorak.
Prodotto da Timur Bekmambetov (Wanted), The Darkest Hour è stato girato in 3D con un budget di 40 milioni di dollari e vede come protagonisti Emile Hirsch, Olivia Thirlby, Rachael Taylor, Joel Kinnaman e Max Minghella.
La trama può sembrare banale, ma ci sono almeno un paio di elementi di originalità: gli alieni e l’ambientazione.
Quando un inspiegabile onda di calore su scala mondiale mette in scacco il pianeta, creando problemi ai dispositivi elettrici, un gruppo di giovani turisti statunitensi e britannici, in visita a Mosca, si ritrovano isolati dalla città. È solo l'inizio. La popolazione inizia a venir decimata da una forza sconosciuta. È il caos. Nel tentativo di sopravvivere come possibile, i ragazzi si nascondono in un rifugio sotterraneo, dal quale emergono dopo cinque giorni trovando una città fantasma e una minaccia ancora presente: degli extraterrestri invisibili ad occhio umano. Adattarsi è reagire rapidamente sarà la chiave per sopravvivere. Quella che doveva essere la vacanza più bella della loro vita, da dedicare interamente al divertimento, si trasforma in un incubo. Le intenzioni degli invasori, come spesso accade in questi casi, non sono affatto pacifiche. Gli alieni vogliono infatti assorbire tutte le fonti energetiche del pianeta e, già che si trovano, eliminare ogni forma di vita dalla sua superficie. I giovani protagonisti decidono di trasformarsi in eroi e provare ad affrontare gli alieni, ma c'è un problema: gli invasori extraterrestri sono praticamente invisibili. Con il prezioso aiuto di uno scienziato russo (Dato Bakhtadze), che precedentemente ha costruito una gabbia portatile piena di armi ed attrezzature da combattimento, i ragazzi - dopo vari tentativi di neutralizzazione - capiscono che l'unico modo per fermare quelle strane creature è quello di munirsi semplicemente di qualsiasi cosa che generi corrente elettrica.
Il film è stato girato interamente a Mosca, ricreando – a cominciare dalla celebre Piazza Rossa, ala principale della città – uno scenario apocalittico in cui i giovani protagonisti dovevano muoversi. E non c’è dubbio che l’effetto è sia straniante sia originale. Insomma, basta con le invasioni a Los Angeles, New York o se proprio vi va male nella provincia americana e un si a nuove ambientazioni. E perché no, l’Europa in questo può essere uno scenario interessante.
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