- Giù il pigiamino, Ruoppolo. Chieppe all’aria. - esclamò una voce sgradevole. La Stazio era apparsa dal nulla vicino al mio comodino. Dopo Godzilla e il fantasma di Ronald Reagan, era l'ultima creatura che avrei mai voluto vedere in quel momento.- Stai tranquillo, per stasera niente molestie sessuali. E' l'esperimento delle diciannove. Dobbiamo testare gli effetti di questo nuovo farmaco.Mormorai qualcosa di osceno. Per i degenti di terza era obbligatorio offrirsi come cavia per test farmaceutici, restavo comunque ostile alle pozioni che mi si sparava in corpo.
Lei estrasse dal camice un congegno dall'aria acuminata.
Attanagliato dalla brutta sensazione che il mio pianeta fosse diventato un Bed & Breakfast per molluschi, le chiesi di scatto.
- Lei pensa che ci sia vita nello spazio? Siamo soli nell’universo? Crede possibile che un’altra razza ci stia invadendo in segreto?
La Stazio si grattò il doppio mento. - Stai sbroccando, Ruoppolo, e non ho ancora iniziato a pungerti. Scosta quella garza, piuttosto… - bofonchiò con uno sbuffo. - Lì in fondo… be-nis-si-mo…
M’iniettò qualcosa sulla pancia, appena sopra l'ingessatura. Pizzicava.
Sollevai le sopracciglia ostentando indifferenza. - Di che si tratta stavolta? Del solito lassativo euforizzante?
- No. Roba nuova. È una cura per le infiammazioni dell'ultimo tratto uretrale. Sfrutta dei principi omeopatici. Prima stimola l'infezione e la fa sfogare, poi agisce. O almeno così dovrebbe…
Cambiai colore.
- Ehi, sta scherzando?!
- Neanche un po’.
Le cospirazioni aliene mi scivolarono di mente all’istante.
Che mi garbasse o meno Igor Stravinskji, nel giro di un'ora avrei interpretato la mia versione solista de "L'uccello di fuoco".
Ebbi un moto di ribellione.
- Tranquillo, Ruoppolo, che ti si sballano i valori. - Fece l’infermiera abbassando la voce a un sussurro sensuale. - Ah, dimenticavo! Per te stavolta niente sedativo. Ci vediamo più tardi, buon divertimento!
Non risposi al saluto.
I sensori automatici del letto si accendevano famelici per fare scorpacciata di dati. Avvisaglie di dolore cincischiarono la rete nervosa promettendo di fare un buon lavoro.
Le lucine dei led divennero presto tutte rosse, rosse, rosse.
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