Non è la prima volta che le dichiarazioni di Stephen Hawking, fisico e cosmologo britannico, riguardo al possibile futuro dell'umanità, destano interesse o scalpore.
Lo scorso anno aveva affermato in un documentario per Discovery Channel che è possibile che gli alieni, la cui esistenza deriverebbe da un puro calcolo statistico rispetto ai pianeti in grado di ospitare la vita nella galassia, possano giungere da nomadi sulla Terra per depredarci della nostra tecnologia e delle nostre risorse per poter sopravvivere. "Faremmo la fine dei nativi americani, all'arrivo degli europei", il concetto che voleva esprimere. In seguito aveva indicato come possibili i viaggi nel tempo, anche se solo in avanti e grazie all'invenzione di astronavi abbastanza veloci da poter superare i limiti imposti dalla relatività di Einstein.
In un discorso tenuto a Waterloo, nell'Ontario (Canada) Hawking ha detto che è positivo che l'umanità abbia sviluppato tecnologie capaci di modificare il proprio ambiente, magari migliorandolo (anche se non è sempre il caso), ma che la mancanza di autocoscienza e un congenito istinto aggressivo potrebbero rivelarsi la nostra rovina come specie.
"La nostra unica speranza di sopravvivenza a lungo termine è quella di non rimanere radicati sulla Terra, ma di diffonderci nello spazio." Uno scenario da New Space Opera (genere rinnovato negli ultimi anni soprattutto da autori britannici - magari non si tratta di un caso) che prevede l'invio di un numero sempre maggiore di umani nello spazio per trovare ambienti capaci di sostenere la vita.
Possibile che il governo degli Stati Uniti ci stia già pensando? Se è vero che gli USA non hanno preso decisioni sulle prossime prossime tappe su come raggiungere lo spazio dopo l'abbandono degli Shuttle, pare che la NASA abbia deciso di facilitare la carriere dei futuri astronauti permettendo ai candidati di proporsi direttamente online. "NASA now searching candidates for astronaut positions" è infatti il titolo di una pagina del sito web dell'agenzia spaziale americana che si trova all'indirizzo astronauts.nasa.gov, cliccare per credere.
Una professione pericolosa? Forse, ma non a causa degli alieni. Mentre Hawkins parlava, infatti, la Casa Bianca ha formalmente smentito di avere qualsiasi prova di vita extraterrestre. L'annuncio è stato dato in seguito a una petizione apparsa sul sito del governo americano nella sezione We the people, che prevedeva di rispondere a qualunque domanda che fosse stata sottoscritta da almeno 5000 persone.
Detto fatto ed ecco apparire due domande (con quasi 17000 adesioni) che chiedevano piena luce su alieni e sui presunti contatti. La risposta della Casa Bianca è stata duplice. Primo: "Il governo degli Stati Uniti non ha prove di vita al di fuori del nostro pianeta o che un qualsiasi essere alieno sia entrato in contatto con un membro della specie umana. E non ci sono neppure prove che qualcosa, a riguardo, sia stato tenuto nascosto al pubblico. Il problema della vita su di un altro pianeta è stato affrontato da scienziati e matematici e le possibilità che ci sia un mondo dotato di vita come il nostro sono bassissime".
Secondo: da domani il limite per le petizioni sale a 25000 persone.
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