Credete che i miliardi di dollari incassati al cinema da George Lucas con le sue trilogie siano tanti? Forse lo erano, prima che scoppiasse, nei videogame, un altro fenomeno: Call of Duty. L'impero di Modern Warfare vale più di Guerre stellari. L'ultimo capitolo del re degli sparatutto su console, nel solo giorno di lancio, ha stracciato un nuovo record, portando a casa in meno di ventiquattro ore 400 milioni di dollari in Usa e Regno Unito, quasi 800 in neanche una settimana. “Nel panorama dell'intrattenimento non c'è mai stato nessun franchise che abbia conquistato i numeri ottenuti da Call of Duty” commenta Bobby Kotick, amministratore delegato di Activision Blizzard, l'editore del videogame. “Le vendite dell'intera serie (sopra i sei miliardi di dollari, ndr) oggi superano il box office mondiale di Star Wars e del Signore degli anelli, due tra le saghe del grande schermo più di successo di tutti i tempi”.
Il riferimento al cinema non è casuale. Il digital entertainment sembra in grado di catturare l'interesse del pubblico meglio di quanto riescano adesso a fare a Hollywood. L'anno scorso Black Ops, un altro Call of Duty, aveva racimolato in totale oltre un miliardo di dollari. Complici investimenti sempre più importanti, computer e console sono ormai una macchina da blockbuster più affidabile dei registi che l'hanno ispirata, da Ridley Scott a Steven Spielberg o Michael Bay. Modern Warfare 3, l'episodio appena uscito, si apre con un'emblematica sparatoria a Wall Street e da lì è un tour de force che scaraventa al centro di spettacolari scene di azione a ogni angolo del globo. New York semidistrutta, Parigi in fiamme.
“Ciò che stiamo provando a fare con Call of Duty è catapultare il giocatore in un filmone alla Michael Bay, ma con il racconto cinematografico e la visione artistica di Ridley Scott” spiega Glen Schofield in un'intervista che potete leggere per intero sul numero 64 di Robot. Schofield è a capo degli studi Sledgehammer, che hanno firmato Modern Warfare 3 insieme agli sviluppatori di Infinity Ward, ma molti lo ricorderanno anche come l'autore del cult della fantascienza digitale Dead Space. “Non ho abbandonato la science fiction. Ho un paio di idee che mi frullano per la testa e una è per un videogame di fantascienza. Non si tratta per forza di un tema. Direi più uno stile. Ragiono in questi termini. Preferirei concentrarmi su qualcosa di crudamente realistico piuttosto che su forme linde e smussate. Per me è molto importante l'impatto visivo, trasmettere le sensazioni, percepire lo sporco, l'umidità. Andare in una direzione sempre più realistica all'opposto dei modelli fissati da Guerre Stellari o Star Trek, con le loro linee pulite, i bianchi candidi. Sono un sostenitore del realismo. Preferisco Alien a Star Wars”. Intanto, Schofield ha comunque trovato il modo di infilare un po' del suo Scott anche in Modern Warfare 3, proprio subito in apertura, cadenzata dal ruotare ipnotico delle pale di un elicottero, e addirittura lo spazio per un livello che strizza l'occhio alle fasi in assenza di gravità di Dead Space.
Moder Warfare 3 chiude la trilogia “russa” di Call of Duty e si preannuncia come lo sparatutto più giocato online del 2011. È pubblicato da Activision per Pc, Ps3, Xbox 360 e Wii. La trama, che coinvolge veterani delle forze speciali in una versione thriller della terza guerra mondiale, è stata scritta da Paul Haggis, lo sceneggiatore di Million Dollar Baby, Crash, Flags of Our Fathers, Lettere da Iwo Jima, Nella valle di Elah e degli 007 di Daniel Craig.
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