Il romanzo Le radici del cielo (2011) scritto da Tullio Avoledo è il primo spin off italiano ispirato al romanzo russo Metro 2033, opera prima e caso letterario del giovane scrittore Dmitry Glukhovsky.
Dopo essersi appassionato a questo universo post-apocalittico grazie alla passione per i videogiochi del figlio sedicenne, Tullio Avoledo ha scoperto il Glukhovky scrittore, che - come lui - ama delineare nei propri romanzi scenari immaginari attraverso trame complesse che affrontano importanti temi "umani". E infatti, nel romanzo, l’autore si pone la domanda: come vivrebbero gli uomini se si perdesse ogni speranza nel domani e se il giorno del giudizio arrivasse per mano non divina ma umana? E inoltre come potrebbero sopravvivere all'Apocalisse la religione e la fede?
L’autore ci descrive Roma dopo che sono trascorsi venti anni dall'olocausto nucleare, una città quasi totalmente disabitata e piena di rovine. I pochi sopravvissuti si sono rifugiati nelle gallerie della catacombe di San Callisto e c’è una lotta sotterranea tra quello che resta del potere papale e il forte potere laico della famiglia Mori.
Il protagonista Padre John Daniels, unico membro di quella che nel lontano passato era conosciuta come la santa Inquisizione viene incaricato di andare a Venezia per recuperare "ufficialmente" il tesoro della Basilica di San Marco, ma il vero scopo è trovare e portare a Roma il Patriarca di Venezia che si dice sia ancora in vita. Daniels sarà accompagnato da sette Guardie Svizzere capitanate dall'ex legionario Marc Durand. Sarà un viaggio avventuroso, pieno di pericoli in una Italia ormai poco riconoscibile. "Un romanzo di ricerca delle possibili radici del futuro, della fede che non è andata persa e di un domani meno cupo di quanto ci si possa attendere."
Nota: Entro febbraio 2012 il romanzo sarà tradotto in cirillico ed inserito nella collana Metro 2033 Universe, che attualmente conta ben diciannove romanzi.
L'autore. Tullio Avoledo è nato a Valvasone, in Friuli, nel 1957. Dopo aver fatto diversi mestieri, fra cui il copywriter e il giornalista, ha esordito in letteratura con il romanzo fiume L'elenco telefonico di Atlantide (Sironi Editore, 2003) che ha ottenuto un lusinghiero successo di critica e di pubblico, diventando immediatamente un caso letterario. Da allora la sua penna non si è più fermata. Nel novembre 2003 viene pubblicato il suo secondo titolo, Mare di Bering (Sironi) e nel 2005 i due romanzi Lo stato dell'unione (Sironi) e Tre sono le cose misteriose (Einaudi), Premio Super Grinzane Cavour 2006. Breve storia di lunghi tradimenti (2007 Einaudi), un bank-thriller con ritmi alla James Bond, è stato d'ispirazione per il film omonimo, attualmente in lavorazione con la regia di Davide Marengo. La ragazza di Vajont (2008 Einaudi) è la storia di un amore impossibile, sullo sfondo apocalittico di un Nord-Est "parallelo" tormentato da una guerra civile e dai fantasmi della pulizia etnica. Nel 2009 arriva L'anno dei dodici inverni, avvincente storia d'amore e viaggi nel tempo (Premio dei Lettori Lucca-Roma 2009-2010). Nel 2011 Avoledo ha pubblicato il suo ottavo romanzo, Un buon posto per morire, un "romanzo storico sulla fine del mondo" scritto con Davide Boosta Dileo, fondatore e tastierista dei Subsonica.
L'autore di Metro 2033. Dmitry Glukhovsky è nato in Russia nel 1979. Giornalista, reporter ed editorialista per la carta stampata e la televisione, nel 2007 ha ricevuto il premio Encouragement Award della European Science Fiction Society per il suo primo romanzo Metro 2033 (pubblicato in Italia da Multiplayer.it Edizioni nel 2010), cui ha fatto seguito Metro 2034 (tradotto in Italia sempre da Multiplayer.it Edizioni, 2011). Ha ideato e coordina il progetto internazionale Metro 2033 Universe, che raccoglie romanzi da diverse nazioni ambientati nel mondo di Metro 2033.
La quarta di copertina. Vent'anni dopo l'olocausto nucleare Roma è una città desolata e spoglia, fatta solo di rovine. I suoi abitanti sembrano non avere più niente di umano.
Il Nuovo Vaticano si è insediato nelle gallerie delle antiche catacombe di San Callisto. È una comunità di poche centinaia di persone, governata da un incerto equilibrio di poteri tra quel che resta della Chiesa e la spietata e corrotta Famiglia Mori.
Padre John Daniels, giovane seminarista all'epoca del disastro ed ora unico membro della Congregazione per la Dottrina della Fede, viene convocato a sorpresa dal capo del Nuovo Vaticano il camerlengo Ferdinando Albani, ultimo cardinale della Chiesa. Il Papa è probabilmente morto, anche se nessuno può esserne certo. Il destino della stessa Chiesa è appeso a un filo: gli equilibri di potere all'interno delle catacombe pendono sempre di più a favore della componente laica del Consiglio, l'organismo di governo locale cui appartengono uomini avidi e senza scrupoli.
Con la promessa di recuperare il prezioso Tesoro della Basilica di San Marco, il porporato ha ottenuto l'autorizzazione e i mezzi per una spedizione al Nord, nell'antica città di Venezia, ma in realtà lo scopo è ben diverso: un recente viaggio ha riportato la notizia di una comunità che vive nella città dei Dogi, della quale farebbe parte il Patriarca.
A Daniels viene quindi chiesto di condurre l'alto prelato a Roma per poter convocare un Concilio ed eleggere finalmente un nuovo Pontefice. Il destino del Nuovo Vaticano dipende dal successo della sua spedizione, nessuno ha mai tentato prima un cammino così lungo in un ambiente divenuto tanto ostile: gelido, radioattivo, battuto da creature incomprensibili e mortali.
Accompagnato nella sua impresa da sette "Guardie Svizzere" capitanate dall'ex legionario Marc Durand, il giovane sacerdote parte alla volta di Venezia per un viaggio costellato di pericoli e di strani ed eccitanti incontri.
Tullio Avoledo, Le radici del cielo (2011)
Multiplayer.it Edizioni, pagg. 438, euro 19,00
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