Ci risiamo. Akira, con tutto il suo carico di memorie cyberpunk e possibilità tecnologiche, incombe nuovamente sulle nostre vite e soprattutto sulle sale cinematografiche. L'universo creato da Matsuhiro Otomo all'inizio degli anni Ottanta dello scorso secolo, e che ha conquistato il mondo della fantascienza prima come manga e poi come fantastico anime, è testardamente proteso a tornare al cinema con un film a base di attori in carne, ossa e computergrafica. Ne abbiamo parlato molte volte, viste le numerose vicissitudini che il progetto sta affrontando da svariati anni. Le vicende produttive sembrano essersi ormai stabilizzate, con l'accoppiata Appian Way e Mad Chance, spalleggiate da Warner Bros, forte di un budget di novanta milioni di dollari; quindi ridimensionato rispetto alle idee iniziali. La sceneggiatura si è assestata su un progetto di doppio film, che però non verrà girato in un'unica soluzione, a cui hanno contribuito a vario titolo Mark Fergus, Hawk Otsby, Steve Kloves e, da ultimo, Albert Torres. Dopo l'abbandono di Albert Hughes, sulla seggiola del regista si è assestato lo spagnolo Jaume Collet-Serra (Unknown).
Il cast è invece ancora in alto mare. Rifare l'elenco degli attori finora contattati per finta, o sul serio, che non hanno mai accettato o che hanno esplicitamente rifiutato (ultimo in ordine di tempo e di buon senso, Keanu Reeves), è un esercizio noioso ma soprattutto lungo, poiché bisognerebbe tirare in ballo praticamente due terzi degli attori giovani e rampanti di Hollywood. L'unico punto fermo sembrava la presenza del sempre grande Morgan Freeman nel ruolo del Colonnello Shikishima, capo del misterioso progetto Akira di modifica dell'organismo umano, in una NeoManhattan postatomica dominata da bande di motociclisti e dalla tecnologia sempre più invasiva. Anche quest'ipotesi però è saltata del tutto, e ora rumor insistenti fanno per quel ruolo il nome di Gary Oldman, notevole attore di scuola britannica che ha fatto molta fantascienza, da Lost in space a Il quinto elemento, da Codice:Genesi alla serie di Batman targata Christopher Nolan (e di cui ora sta girando il terzo episodio). Film dalle fortune altalenanti ma in cui Oldman ha spesso ripreso la sua splendida maschera di "cattivo" ironico e sopra le righe, costruita nel fantastico Leon di Luc Besson; così come nella saga dell'uomo pipistrello è un convincente e umanissimo Commissario Gordon.
Se fosse confermato sarebbe un ottimo ingresso per un film di qualità. Se fosse confermato. Così come sarebbero interessanti le presenze, sempre "rumoreggiate", di Garrett Hedlund (ventisette anni, Tron: Legacy) nel ruolo del capo dei motociclisti buoni Kaneda; o quella di Helena Bonham Carter (Terminator Salvation) nel ruolo di Lady Miyako, sacerdotessa alleata di Kaneda nella sua missione di ritrovare l'amico Tetsuo rapito dai militari per i loro test segreti. Mentre per il personaggio di Tetsuo, prima amico e poi antagonista di Kaneda, ma probabilmente il vero protagonista del film, voci di produzione parlano di una scelta che verrebbe fatta tra due giovanissimi: il diciottenne Ezra Miller, visto in tv in Californication e al cinema in Another Happy Day, e il ventiduenne Alden Ehrenreich, una comparsata in Supernatural e al cinema in Segreti di famiglia. Si tratterebbe se non altro di un passo nella direzione giusta, cioé di far interpretare personaggi poco più che adolescenti ad attori grossomodo di quell'età; evitando le assurde derive che avevano spinto a contattare il quarantasettenne Reeves per il ruolo di Kaneda.
A tutto ciò si aggiunge la voce dell'ultimo momento, secondo cui sarebbe stata contattata anche la ventiseienne Keira Knightley (la saga Pirati dei Caraibi, Non lasciarmi) per un ruolo non specificato ma che potrebbe essere quello di Kay, la guerrigliera per la libertà che affianca Kaneda. Ovviamente Warner non conferma e non smentisce nessuno di questi nomi, il che non lascia ben sperare. Resta il fatto che le riprese del primo dei due film sono già state fissate per l'inizio del 2012, e l'uscita nelle sale confermata per il 2013. E il cast continua a essere avvolto nel mistero, così come era avvolto nel buio il progetto Akira, con le sue terribili promesse e minacce: di essere un grande successo o un clamoroso flop, bruciato dalle troppe voci magari messe in giro ad arte.
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