Il Festival della Scienza di Genova si avvia alla conclusione. Tra gli ultimi eventi presentati, c'è stata la conferenza di Bruce Sterling e di cui abbiamo accennato alcuni giorni fa. L'intervento di Sterling, inserito all'ultimo momento per l'annullamento di un'altra conferenza, ha trattato di un argomento caro allo scrittore di La matrice spezzata e Atmosfera letale, ovvero il futuro della scienza nei prossimi cinquant'anni; dove il termine scienza, per Sterling, si declina principalmente in tecnologia dei computer, che per lo scrittore texano è ormai talmente invasiva da influenzare qualunque altra disciplina scientifica, ora e in futuro.

Tutto ciò ha fatto sì che l'informatica ritardasse il proprio sviluppo di oltre un secolo, aprendo tutta una serie di interrogativi sulle potenzialità di una tecnologia e sui cambiamenti che avrebbe potuto imprimere al mondo. Tema questo molto caro a Sterling, su cui nel 1990 scrisse un fortunato romanzo, La macchina della realtà, in collaborazione con William Gibson, in cui immaginava proprio che Babbage fosse riuscito a completare la sua macchina, dando il via alla rivoluzione informatica ai tempi delle carrozze a cavalli. Il romanzo è considerato il primo esempio di steampunk letterario compiuto e consapevole, e ha dato il via a tutta una serie di opere dedite ad analizzare gli scenari di storia alternativa influenzati dalla tecnologia. E per dimostrare quanto le potenzialità di questa macchina potessero incidere sul mondo ottocentesco, Sterling cita il secondo Congresso degli Scienziati Italiani che si tenne a Torino nel 1840, e a cui Babbage venne invitato per presentare il suo progetto. Un momento storico in cui l'Italia era ancora frazionata in stati e regni, ma in cui la comunità scientifica già si riuniva periodicamente per confrontarsi su temi innovativi e pensare a un nuovo futuro.

Con un salto iperspaziale Sterling si proietta poi nell'anno 2061, anno in cui la tecnologia informatica è andata oltre le attuali capacità per attraversare nuove frontiere. E Sterling prova a mostrarle, queste nuove frontiere, fatte di realtà aumentata, di installazioni artistiche prive di hardware, di tecnologie che estendono lo spazio permettendo di entrare virtualmente nel corpo umano, di organismi bioinformatici in grado di programmare sé stessi e la propria crescita. E' la parte più interessante della conferenza, in cui Sterling rivela alcuni squarci di un futuro che secondo lui ha buone possibilità di realizzarsi. Si va dall'esplosione delle possibilità computazionali senza hardware: una rete di microscopici computer disseminati nell'ambiente e connessi in rete potrebbe permetterci di visualizzare un modello avanzato di macchina di Babbage direttamente sul palmo della mano, con cui eseguire operazioni complesse, manipolare dati attraverso la rete, per poi resettare tutto semplicemente scuotendo la mano.

Per Sterling, il filo che unisce il passato di Babbage al futuro è un filo palpabile e "pesante." Probabilmente se la macchina differenziale, e soprattutto la macchina analitica, fossero diventate di uso comune, il mondo odierno sarebbe abbastanza diverso e il futuro ancora più difficile da decifrare. Un campo in cui l'immaginazione dello scrittore Sterling si esercita da molti anni, e che peraltro ha influenzato l'immaginario di gran parte della fantascienza. Ciò di cui Sterling si dice certo è che i computer, qualunque forma avranno, influenzeranno sempre di più la nostra vita, e lo scrittore non è del tutto sicuro che la dipendenza sempre più spinta verso un solo modello tecnologico sia auspicabile.
Ricordiamo a chi non fosse riuscito a seguire l'intervento di Sterling, che la sua conferenza completa con le risposte alle domande del pubblico, è disponibile, come tutte le altre conferenze trasmesse via internet, sul sito dedicato della manifestazione, http://www.festivalscienzalive.it/site/home/conferenze.html, nella doppia versione in lingua originale e con traduzione simultanea in italiano.
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