L'imperscrutabile mondo cyberpunk di William Gibson torna sulle pagine di Urania di settembre con il suo ultimo romanzo American Acropolis (All Tomorrow's Parties, 1999 - che è il titolo di una canzone dei Velvet Underground). Gibson ancora una volta costruisce il suo mondo del futuro attraverso gli occhi di personaggi che viaggiano nel cyberspazio attorniati da hacker e idoru (gli idoli elettronici come la popstar virtuale del suo precedente romanzo), spacciatori di software e multinazionali tentacolari. Per gli appassionati del genere l'ottavo romanzo del "padre del cyberpunk" è di quelli da non perdere: qualcosa di sconvolgente sta per accadere a San Francisco e Rydell, il protagonista, vivrà quella che si preannuncia una vera e propria "odissea del terzo Millennio", un giallo avveniristico pieno di intrecci che solo la penna di Gibson riesce a dipanare.

Urania inoltre presenta in edicola, questo mese, l'ultima fatica dell'intramontabile (classe 1908) Jack Williamson: Servocittà (The Silicon Dagger, 1999): Lo scudo spaziale, che Bush e compagni stanno progettando, farà ridere a confronto di quello con cui McAdam City minaccia il mondo intero. Nei Classici Urania di settembre il secondo capitolo della serie I Principi Demoni: Macchina per uccidere (The Killing Machine, 1964) di Jack Vance, una delle migliori saghe del "Re Stellare della Space Opera".