L'amore per suo figlio è ben visibile, ma il suo comportamento freddo e distaccato ci fa pensare che

Sarah sia più una guardia del corpo che una madre. Evidentemente, nel corso degli anni, ha cominciato a considerare la protezione del figlio e la distruzione di Skynet come l'unica via per la sopravvivenza e questo è diventato persino più importante degli stessi sentimenti e dei rapporti con il figlio. In lei, è evidente il contrasto tra la guerrigliera e la madre e quest'ultima è stata assorbita completamente dagli obiettivi militari della prima. Inoltre, Sarah non ha dei veri e propri compagni, ma dei partner che le insegnano le tecniche di guerriglia, non sono dei padri per John ma degli addestratori militari. In questo modo, Sarah Connor viene svuotata del suo ruolo di madre, viene disumanizzata, resa una fredda guerrigliera che pensa solo a distruggere il nemico. L'aspetto della protagonista, uno shock per il pubblico sia maschile che femminile, non fa che rinforzare questa idea. L'attrice Linda Hamilton prima dell'inizio delle riprese ha lavorato per 13 settimane con un personal trainer per formare i suoi nuovi bicipiti che ben figurano nel film, la pancia piatta e ricca di addominali e le gambe da maratoneta. Inoltre, si è addestrata con un membro dei commando israeliani per essere più credibile nelle scene d'azione e usare le armi nel modo corretto. Il risultato è stato che l'impatto visivo del personaggio ha accresciuto notevolmente il carattere non-conformista del suo ruolo di madre. Siamo abituati a vedere madri cinematografiche molto dolci e protettive, anche Sarah Connor è molto protettiva ma in un modo del tutto nuovo. Lei è molto diretta, severa e dura con suo figlio, si comporta in un modo molto brusco e sgarbato con lui, l'espressione del viso indurita non facilita i contatti umani e certamente i bicipiti intimidiscono chiunque. Ma d'altronde a lei non interessa come appare, il suo aspetto tradisce ciò che è nel profondo, una guerrigliera indurita dalla vita che combatte per tenere in vita se stessa e il figlio, non stiamo parlando quindi di una madre tradizionale con lunghi capelli fluenti, camicette, gonne e bacetti e carezze. La situazione richiede la presenza di una madre combattente non di una madre chioccia, malgrado questo il personaggio è stato presentato nel film come una madre carente e anche il pubblico e i critici la accusano di essere una madre snaturata.Indubbiamente, la Sarah Connor del secondo film è rimasta nell'immaginario del pubblico cinematografico, una donna indimenticabile e per certi versi anche liberatrice, che conferisce potere al suo pubblico femminile. L'unico problema, però, è che ci ritroviamo di fronte ai soliti cliché hollywoodiani: se una donna fa una cosa non può farne un'altra, se è una guerrigliera non può fare anche la madre, i due ruoli sono incompatibili nella mentalità degli sceneggiatori e dei produttori americani e quindi ecco perché Sarah Connor è una icona della forza e del carattere ma allo stesso tempo non può essere una buona madre per suo figlio. Se fai cose al di fuori della famiglia automaticamente non sei una buona moglie o in questo caso una buona madre. Una visione un po' ristretta del ruolo delle donne nella società. Soprattutto perché, paradossalmente, viene mostrato come il T-101 di Schwartzenegger sia più capace di lei ad instaurare un rapporto emotivo con il ragazzo, tanto da far pensare a Sarah che il T101 sarebbe un padre perfetto, uno che non lo lascierà mai, che non alzerà mai le mani su di lui, che lo proteggerà sempre. Da un certo punto di vista questo dice molto sul ruolo della paternità e intrinsecamente della maternità. Soprattutto ci fa capire che nella nostra società il ruolo del padre è di proteggere e quindi può far ricorso alla violenza e all'aggressività, mentre il ruolo della madre è di amare e guidare, quindi deve usare le emozioni e il rapporto personale, ma quando questi due ruoli vengono invertiti, la donna viene considerata meno materna. Una cosa assolutamente positiva del film è che il personaggio non viene mai eroticizzato. Le eroine dei film d'azione di oggi combattono con il petto di fuori nel più stretto pushup, assumono pose da modella per attirare lo sguardo degli spettatori uomini, e devono assolutamente apparire sexy in ogni momento senza neanche un capello fuori posto. Basti pensare ad alcuni film, come per esempio quelli di Lara Croft, o ad alcune “superdotate” degli X-men che vanno sempre in giro mezze nude anche in pieno inverno fino a sfiorare il ridicolo. Sarah Connor invece in questo film appare come apparirebbe in realtà una donna che fa tutto quello che fa lei, stanca, sporca, capelli in disordine o con una coda molto pratica che non ti fa combattere con tutti i capelli davanti agli occhi “perché così il mio avversario si distrae per ammirare la mia chioma fluente”. Suvvia. Sarah Connor è una guerrigliera nel corpo e nella mente e noi tutti la ricorderemo così. È stata una fortuna quindi che il personaggio non sia apparso nel terzo film. L'attrice non si è resa disponibile per riprendere il suo ruolo, chissà che sceneggiatura le hanno fatto leggere per farla rifiutare.