I fan di Guerre Stellari se lo chiedono da anni: perché l'impero ha deciso di costruire un'altra Morte Nera, se la prima gliel'avevano fatta esplodere senza tanti complimenti? La risposta del tenente colonnello dell'Air Force Dan Ward è semplice: non ha importanza che la prima Morte Nera fosse stata fatta esplodere da un pivello senza addestramento che, di fatto, ha chiuso gli occhi e sperato per il meglio, né che la seconda fosse stata distrutta prima ancora di sparare un singolo colpo. Il progetto Morte Nera era comunque fallimentare. Ecco perché.

"Quando mia figlia di otto anni ha visto la scena clou di Il ritorno delle Jedi, la prima cosa che ha detto è 'non dovrebbero costruirne più di quelle cose, continuano a esplodere'. A voler ben vedere, la Morte Nera è più un'arma di intimidazione che qualcosa da usare senza criterio. Per cui, il fatto che abbia sparato un solo colpo della sua arma principale non è una grande notizia, più importante è che la stazione spaziale continui a esplodere. È difficile intimidire quando sei una massa fumante di detriti.

Qualcuno potrebbe chiedersi come è possibile che un'arma così potente abbia un record di successi così basso e una così ampia gamma di debolezze. Il punto è che, a dispetto dei critici, queste debolezze non sono un banale espediente degli sceneggiatori, ma la combinazione di inadeguatezza e vulnerabilità della stazione è di fatto uno degli aspetti più realistici dell'intera saga.

Da un punto di vista di progettazione, un sistema così enorme e complesso come la Morte Nera è più di quanto un program manager o un architetto senior possano gestire. È inevitabile che ci siano uno o più condotti di ventilazione non controllati che portano direttamente al nucleo centrale. Come direbbe C-3PO, le possibilità di costruire un sistema così grande e complesso senza rendersi conto dei fattori critici, è di 3720 a 1. Magari il risultato non sarà così drammatico come quello immaginato da Lucas, ma anche un malfunzionamento dei supporti vitali o del sistema di navigazione può rendere la giornata davvero eccitante.

La mancanza di un contributo sostanziale alla guerra è di per sé un ottimo motivo per non costruirne una, ma durante Il ritorno dello Jedi, gli spettatori hanno una visione privilegiata delle problematiche nella programmazione dell'impero, quando in una delle scene più realistiche della doppia trilogia, Darth Vader si lamenta che la costruzione della secona Morte Nera è... in ritardo sui tempi previsti. In effetti, la maggior parte del dramma nell'episodio sei deriva proprio da questo ritardo.

Ancora peggio, si scopre che per rimettere in careggiata un progetto delle dimensioni della Luna ci vuole un Lord Sith. Lasciate che ve lo garantisca: se per assicurarvi il successo di un progetto avete bisogno di un tizio il cui nome è Darth, avete un problema. Non solo perché i suddetti non esistono, ma perché sono malvagi.

In un articolo su Project Manager, si diceva 'se il suo costo giornaliero è accettabile, assumete Darth Vader', commentando la sua capacità di ribaltare progetti in perdita; alcuni scrittori hanno elogiato le capacità comunicative di Vader 'assicurando all'imperatore che sarebbe stato aggiornato regolarmente sul progresso dei lavori'; infine più di un autore ha inesplicabilmente fatto i complimenti alla sua capacità di leadership, sorvolando convenientemente sul suo uso dello strangolamento telepatico come primario sistema motivazionale.

È stato detto 'tutti i progetti creati dai signori oscuri finiscono come la Morte Nera'. Io aggiungo: tutti i manager coinvolti nella creazione della Morte Nera diventano signori oscuri.

Considerate questo fatto: malgrado le sue vaste risorse, l'impero può costruire una sola Morte Nera per volta. La verità è: quella stazione spaziale è pratica come un bikini di metallo: sembra figo, ma non è molto sensibile. Alla fine, il punto è: nessuno può permettersi i costi di costruzione, che si stia parlando di una galassia lontana lontana o del molto più realistico pianeta Terra. Costerebbe più di quanto vale e un investimento di queste dimensioni è insostenibile e si perde del tutto quando un ragazzotto contadino azzecca un colpo fortunato.

Vuoi salvarti le costole? Manda un Wookie al tuo posto. Oppure, i droidi sono più convenienti e pratici, sono più finezza che forza bruta. Qualcuno potrebbe sottolineare che un droide non può fare ciò che fa la Morte Nera. Ma neanche lei ha poi fatto molto alla prova dei fatti".

A questo si aggiunge il preventivo per la realizzazione fatto dal sito Gizmodo:

- 1,71 quadrilioni di metri cubi d'acciaio: 12,95 quintilioni di dollari

- spedizione nello spazio dei componenti: 95 milioni a tonnellata, per un totale di 12,79 settilioni

- 8,23 quintilioni di metri cubi di azoto e 1,65 quintilioni di metri cubi di ossigeno: 2,81 settilioni e 212,46 quintilioni di dollari.

Totale: $15,602,022,489,829,821,422,840,226.94. Ovvero 1,4 trilioni di volte il debito pubblico degli Stati Uniti.

Far saltare in aria una base spaziale grande quanto la Luna da un pivello: non ha prezzo.