Una caratteristica che spesso ricorre nella narrativa di Curtoni è anche la presenza di elementi biografici: un personaggio, un avvenimento, un ricordo, un luogo specifico può entrare di fatto nei suoi racconti, a volte in modo subliminale, in altri casi in modo palese. E' quel che accade per i due racconti Le consultazioni e Dal Rabbino. Nel primo, l'autore mette nero su bianco - in forma di flusso di coscienza - il rapporto conflittuale con il proprio padre, anche se il racconto vuole essere proprio un segno di riconciliazione con il proprio genitore. La storia è anche il frutto di un anno di analisi da uno psicanalista cui Curtoni, come ricorda nell'introduzione alla storia, si è sottoposto per curarsi da un blocco di creatività. Dal rabbino, invece, è il resoconto di una vera cena tra amici che Curtoni ha vissuto con alcuni dei suoi migliori amici. Il personaggio principale ha cinquantatré anni e grazie alla realtà virtuale ha soddisfatto un suo sogno giovanile: incontrare John Lennon. Ma la realtà virtuale è usata anche per dirimere le guerre. Tra le colonie lunari e il Cile, infatti, è in corso una guerra, combattuta, tuttavia, nella realtà virtuale, anche se chi la vincerà avrà poi, a tutti gli effetti, i benefici, questa volta reali.
La storia consiste nel resoconto di una cena tra amici di vecchia data, dei momenti tipici dello stare insieme, delle prelibatezze del cibo, del vivere a cinquantatré anni questo rituale con una convivialità unica. Ma in realtà il protagonista ha ottant'anni e volontariamente si è sottoposto a un esperimento per valutare gli effetti del prolungato collegamento alla realtà virtuale.
Nel 2001 esce la terza antologia di racconti di Curtoni, pubblicata dalla Mondadori nella collana Urania. Anche questo lavoro appoggia le sue fondamenta sulla prima raccolta La sindrome lunare e altre storie con la ripubblicazione di tre racconti: Volo simulato, Buonanotte notte, dolce notte e Vento dal mare.
Dell'antologia fanno parte anche altre storie apparse su varie pubblicazioni.
Anche questa raccolta dimostra la duttilità di Curtoni che riesce a offrire al lettore una variegata gamma di racconti e di stili diversi che non possono non essere un divertimento puro per la mente e il cuore dei lettori.
Toccante e scritta sul filo della nostalgia è, ad esempio, Quando avrò 64 anni, in cui l'autore immagina che il mercato discografico sia entrato in crisi grazie ad una nuova tecnologia che permette di trasformare le onde cerebrali in suoni, consentendo a ognuno di creare musica e di poterla poi registrare. Tutti i miti del Rock, dai Beatles a Eric Clapton, fino a Neil Young sono ormai ridotti a un pallido ricordo. Una piccola casa discografica, tuttavia, vuole tentare di rilanciare la vera musica, con un mega concerto tenuto dai big della musica da trasmettere in tutto il pianeta e da cui ricavare due CD. Tra gli altri c'è anche Paul McCartney, non più però con la carica creativa e vitale di una volta. Per il concerto è stata scelta una deliziosa località e i fan sembrano arrivare, ma l'accompagnatore di McCartney scopre che in realtà dietro la facciata del concerto si cela un diverso obiettivo: fare un mega spot a una ditta che costruisce abitazioni.
Grottesco è, invece, L'uomo dei ricordi, in cui un piazzista vende a un uomo uno smemorabilia che gli permette di dimenticare un ricordo, che sia una persona o un avvenimento poco importa. Il protagonista, tuttavia, scoprirà a proprie spese cosa significa perdere la propria memoria individuale.
Ancora, ironico è invece L'Apocalisse può attendere, in cui il protagonista ha una soffiata direttamente dal Paradiso: presto arriverà la fine del mondo. L’uomo si prepara all'evento, vendendo le sue proprietà, ma alla fine non accade nulla, perché la burocrazia esiste anche all'altro mondo e può capitare di dover posticipare anche la fine del mondo.
Dello stesso tono sono i racconti brevi Morte di una torta, Pisciando il mio vino e Ciao Baldracca.
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