Con La notte dei biplani (2011) Davide Morosinotto ci prospetta un'affascinante possibilità: in questo romanzo di storia alternativa l’autore immagina il nostro mondo nel 1915. Siamo nel periodo della Prima Guerra Mondiale, ma il mondo è diverso da quello che conosciamo e che abbiamo studiato nei libri di scuola. Per uno strano caso l’informatica ha avuto uno sviluppo del tutto inaspettato, grazie a Charles Babbage, padre del primo "computatore" moderno, e già si sta sviluppando una primitiva rete internet, e anche qualcosa in più.

I complicati computatori elettronici, o BOT (Bio-ordinatori tattici), possono essere interfacciati con il cervello umano. In questo modo è possibile guidare carri armati, sottomarini e aerei. Quest’ultimi sono di fatto biplani che possono montare due motori: a elica e jet direzionali, grazie ai quali ci si può addirittura fermare a mezz’aria.

Nel romanzo seguiremo le avventure di tre ragazzi che si conoscono “da sempre” anche se sono di estrazione sociale molto differente. Arthur Meddox proviene da una famiglia nobile e ricca, Mary Tucker era stata affidata (in pratica venduta) dalla sua famiglia alla famiglia Maddox, quando era ancora piccolina e avrebbe svolto il mestiere di cameriera. In casa Maddox aveva conosciuto il suo coetaneo Arthur che gli aveva insegnato a leggere e scrivere, e da quel momento era diventata una ragazza di famiglia. Il terzo componente John Davey è un minatore, figlio di minatori. Un ragazzo intelligente preso sotto l’ala protettrice di Sir Richard Maddox, genio inventore e zio di Arthur. La guerra tra Inghilterra e Germania è appena iniziata, nel loro mondo c’è un grande fermento che aumenta quando Richard Maddox scompare, forse rapito con un dirigibile Zeppelin, dal suo laboratorio lasciando a John un misterioso congegno. Da quel momento i ragazzi saranno coinvolti in avventure mozzafiato.

Un brano dal testo. Mary inserì lo spinotto. Avvertì la scossa elettrica. Era un brivido che partiva dalla colonna vertebrale e arrivava fino alle estremità di mani e piedi. La vista si oscurò, il corpo smise di essere fatto di carne e sangue e diventò metallo e tela rinforzata: il suo cuore era un'elica, le gambe erano jet rattrappiti e spenti, le mani timoni.

Nel nero assoluto comparve una scritta: Check list.

La ragazza la sbrigò alla svelta, contrasse i muscoli uno per volta, controllando che il bot trasformasse gli impulsi nervosi in azioni fisiche dell'aereo.

Poi si concentrò per tornare in sé, per tornare umana. Ricominciò a vedere la pista, ad annusare la puzza di olio e gas di combustione nella cabina.

Il suo corpo era immobile, un cencio di carne abbandonato nella carlinga. Le ci volle un certo sforzo per riprendere il controllo delle mani, per stringere le maniglie che le avrebbero impedito di essere sballottata nell'abitacolo durante il volo. «Qui Winsley a squadra, pronti al decollo.» Mary batté le palpebre e la sua mente fu risucchiata di nuovo nel bot.

 

L’autore. Davide Morosinotto è nato nel 1980 in provincia di Padova. È cresciuto a Este e ora vive a Bologna lavorando come giornalista e traduttore. Laureato in  scienze delle comunicazione con una tesi su Philip K. Dick, è un  grandissimo appassionato di fantascienza. Il suo grande sogno è quello di iniziare un giorno il giro del mondo in moto e chissà che non ci riesca, per ora ama leggere libri, fumetti di ogni tipo e uscire con gli amici per un aperitivo o per la cena. Nel 2004 è stato sino all’ultimo in ballottaggio nel Premio Urania con il romanzo Perfino la morte. Dopo aver svolto decine di lavori diversi, da  alcuni anni si diverte scrivendo libri per ragazzi come ghost writer. Nel 2009 ha pubblicato per Mondadori Junior il romanzo fantasy La corsa della bilancia. Nel 2011 ha pubblicato per Piemme il romanzo Maydala Express scritto a quattro mani con Pierdomenico Baccalario. La notte dei biplani è il primo romanzo che pubblica con Fanucci Editore ed è anche il suo primo romanzo per adulti.

La quarta di copertina. Dicembre 1915. Gli eserciti dell'Intesa e degli Imperi Centrali si combattono nella prima guerra mondiale. La storia però è diversa da come la conosciamo: l'informatica ha precorso i tempi, portando allo sviluppo di una primitiva rete internet. Aerei, sottomarini e carri armati vengono guidati attraverso complessi computatori elettronici chiamati bot, che si interfacciano direttamente con il cervello del pilota. Mentre le truppe si affrontano nel fango delle trincee, gli aviatori bot vengono decimati da una misteriosa malattia. Per provare a debellare l'epidemia, i governi iniziano ad arruolare ragazzi sempre più giovani, che dimostrano una maggiore resistenza al virus. Sullo sfondo del terribile conflitto globale si intrecciano le storie di tre amici molto diversi fra loro: Arthur Maddox, rampollo di una ricca famiglia, Mary Tucker, cameriera dei Maddox, che sogna di diventare pilota, e infine John, che lavora con il padre nelle miniere di stagno ed è convinto dei propri ideali di pace. Le loro vite scorrono tranquille tra le campagne della Cornovaglia, finché un giorno Sir Richard, lo zio di Arthur, scompare nel nulla lasciandosi alle spalle un enigmatico Congegno. È l'inizio di una grande avventura, che porterà i tre ragazzi ad andare incontro al proprio destino.

Davide Morosinotto, La notte dei biplani (2011)

Fanucci Editore, collana 20esima, pagg. 393, euro 10,00