Religione e fantascienza. Due mondi che sono venuti a contatto molte volte nella storia della nostra letteratura preferita, basti pensare a classici come Le guide del tramonto, L'undicesimo comandamento, Un cantico per Leibowitz, o INRI, proprio questo mese in uscita in Urania Collezione.
Non sono frequentissimi tuttavia i casi di racconti con una precisa visione religiosa, come Il Leviatano che Tu hai creato, racconto dello scrittore mormone Eric James Stone che apre il numero 63 di Robot, Si possono applicare gli insegnamenti di Gesù Cristo a una specie infinitamente più antica di quella umana? La risposta è valsa a questo racconto il Premio Nebula assegnato nel maggio 2011. E l'argomento viene affrontato anche in un articolo sulla fantascienza televisiva, prendendo spunto dalla recente "deriva mistica" di alcune serie molto popolari.
Di storia italiana — così anche Robot dà il suo contributo al 150° — si occupano invece alcuni degli autori italiani. Alberto Costantini e Francesco Grasso (quattro premi Urania in due, niente male) rivisitando il passato in chiave alternativa; mentre Stefano Carducci e Alessandro Fambrini tratteggiano un temibile quanto possibile futuro, estrapolando alcune tendenze non proprio incoraggianti della politica italiana di oggi.
Alberto Cola (altro premio Urania) ha problemi con i camion, mentre Gianfranco Briatore e Stanley G. Weinbaum ci portano a fare conoscenza con creature curiose, affascinanti e di difficile comprensione. E sì, oltre che di donne, parlano anche di alieni.
Con l'occasione dell'uscita di questo numero viene inaugurata una proposta lancio per i nuovi abbonati: solo 19,90 euro per tre numeri. Se non avete mai provato Robot è davvero il momento di farlo.
Robot 63, 192 pagine, euro 9,90.
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