Scrittore, giornalista, editor, traduttore, sceneggiatore, curatore di antologie e riviste, insegnante di scrittura: non c’è mestiere nel settore dell’editoria che Franco Forte non abbia svolto e, con un curriculum così completo e un esperienza professionale davvero senza pari, alla Mondadori hanno pensato bene che l’autore di Roma in fiamme fosse la persona giusta per sostituire un altro grande professionista e scrittore come Sergio Altieri. È così dal 1 luglio, Forte è il nuovo editor delle collane da edicola della casa editrice di Segrate: Il Giallo Mondadori, Segretissimo e ovviamente Urania, la cui cura è comunque saldamente nelle mani di Giuseppe Lippi.
Nato a Milano nel 1962, Forte ha all'attivo come scrittore veri e propri bestseller, come il già citato Roma in fiamme (Mondadori 2011), incentrato sulla figura di Nerone, o I Bastioni del Coraggio (Mondadori 2010), Carthago (Mondadori 2009), Operazione Copernico (Mondadori 2009), opzionato da Dino De Laurentiis per una riduzione cinematografica, La Compagnia della Morte (Mondadori 2009), La stretta del Pitone (Mursia 2005), Il figlio del cielo (Mondadori 2000), L’orda d’oro (Mondadori 2000), da cui è stato tratto anche uno sceneggiato tv su Gengis Khan prodotto da Mediaset. Non possiamo non ricordare anche le sue opere più fantascientifiche, come il romanzo Gli eretici di Zlatos (Nord) e la raccolta di racconti Chew-9 (Keltia Editrice, 1996).
È socio fondatore della Delos Books, di cui è anche il direttore editoriale, e curatore di Fantasia, Horror Erotico e Cyberpunk (Stampa Alternativa), Terzo Millennio (Avvenimenti), Strani giorni (Mondadori) e I mondi di Delos (Garden). Recentemente ha dato via al fenomeno delle antologie 365 racconti per un anno (Delos Books), di cui sono uscite una sul racconto erotico e un’altra sul racconto horror. Ha tradotto opere di scrittori quali Walter Jon Williams, Donald E. Westlake, Frederik Pohl e Harry Harrison. Per Mediaset è autore per le serie tv Distretto di Polizia e RIS: Delitti imperfetti, e ha scritto la sceneggiatura del film tv Giulio Cesare. Infine è direttore responsabile delle riviste Writers Magazine Italia, Robot e Delos Network, il network di siti della Delos Books.
Abbiamo deciso di intervistare a caldo Franco su questa sua nuova avventura, che siamo sicuri affronterà con la sua professionalità e uno spirito indomito che tutti gli addetti ai lavori gli riconoscono da sempre.
In cosa consisterà il lavoro che svolgerai per le collane da edicola della Mondadori?
L'editor è la persona che opera le scelte o che approva (o mette in discussione) quelle operate dai curatori e dai collaboratori delle singole collane. Si tratta di determinare le scelte editoriali che possano avvicinarsi il più possibile ai gusti del pubblico, e mettere in campo iniziative che possano rinnovare le proposte da edicola Mondadori e scuotere l'attenzione dei lettori. Per cui scelta dei romanzi da pubblicare, rapporti con le agenzie italiane ed estere, analisi attente del mercato e via dicendo. Più mille altre cose che sarebbe impossibile elencare adesso.
Cosa ti aspetti dal punto di vista professionale da questa nuova avventura e cosa devono attendersi i lettori di storiche collane come Il Giallo Mondadori, Urania e Segretissimo?
Quello che mi aspetto è di poter condensare in progetti concreti le tante idee che mi passano per la testa da parecchio tempo, fin da quando, più di venti anni fa, ho cominciato a collaborare con queste collane in varie forme, come traduttore, consulente editoriale e autore. Sono idee importanti, che spero possano piacere e stimolare il pubblico dell'edicola a tornare in massa ad appassionarsi al giallo, alla spy story e alla fantascienza, ma vanno gestite con calma e con la massima attenzione. È quello che farò nei prossimi mesi.
Entriamo nello specifico fantascientifico. Premesso che Giuseppe Lippi continuerà a essere il curatore della collana, quali autori ti piacerebbe vedere pubblicati?
Naturalmente Lippi è la colonna portante di Urania e le decisioni sui titoli da pubblicare continuerà a prenderle lui, come ha sempre fatto. Io cercherò di dargli tutto l'apporto che mi sarà possibile, con la speranza che insieme si riesca a inaugurare iniziative interessanti che possano piacere al pubblico. Credo che il male maggiore, per una collana di libri, sia l'immobilismo che perdura nel tempo. Ogni tanto bisogna fare qualcosa, bisogna scuotere i lettori, dargli qualche novità gustosa con cui impegnarsi, e questo sarà soprattutto il mio impegno per ciò che riguarda la fs. Dopodiché, evidentemente, ci sono autori che apprezzo particolarmente, e che mi piacerebbe vedere uscire in Urania, ma di questo ne parlerò direttamente con il curatore...
Sergio "Alan" Altieri ha dato molto spazio agli autori italiani sulle varie testate mondadoriane e anche Urania ha pubblicato romanzi fuori dall’omonimo premio. È tua intenzione continuare su questa strada?
Vedremo. Di certo, io sono sempre stato attento agli italiani (anche perché sono un autore anch'io), però bisogna anche tenere conto dei gusti e delle esigenze del pubblico con cui sto già cominciando a confrontarmi. E comunque, l'unico parametro che metterò in campo per decidere se e quanti italiani pubblicare, è lo stesso in cui credo da molto tempo, in qualsiasi iniziativa editoriale io mi sia cimentato: la qualità delle opere. Senza questo fondamentale elemento, non avrebbe senso pubblicare nulla, né di italiani né di stranieri. Invece, troppo spesso, per pigrizia o per "politica", certi ragionamenti non si fanno. E chi ne paga lo scotto è il lettore.
A proposito del premio Urania. Uno dei compiti che avrai sarà quello di scegliere il vincitore insieme a Giuseppe Lippi. Quali caratteristiche generali deve avere un romanzo, a tuo avviso, per aspirare a vincere questo prestigioso premio?
In questi giorni stiamo appunto leggendo i finalisti, per scegliere il vincitore. Dato che si tratta di sf, l'elemento più importante che deve avere un buon romanzo è l'idea su cui sostiene tutta la vicenda. Una buona idea inserita in un impianto narrativo coerente, con personaggi tridimensionali e movimenti di storia capaci di divertire e appassionare. Se poi fosse anche scritto bene... sarebbe il massimo!
L’anno scorso sono usciti sia sul Giallo Mondadori sia su Segretissimo romanzi che erano fantascientifici. Ricordiamo a titolo d’esempio l’antologia curata da Gianfranco de Turris su giallo e fantascienza e i romanzi della serie OSS 117 di Jean Bruce su Segretissimo. Ci saranno altri crossover di questo tipo?
Dipenderà dalle proposte editoriali che dovrò esaminare, e dalle idee che ci verranno in redazione. Il tutto, però, sempre subordinato al giudice ultimo di questo genere di iniziative: il pubblico. Finché gradirà si potranno fare. Altrimenti, si passerà ad altro.
Parliamo delle altre testate legate a Urania. Con Epix sembrerebbe essersi chiusa la possibilità di pubblicare opere di genere fantastico e/o fantasy. Pensi che possa vedere la luce una nuova collana, sorella di Urania, che accolga tali opere, magari con una formula diversa?
L'horror e il fantasy, ma anche il gothic e l'urban fantasy, sono generi che a mio avviso una collana come Urania deve saper affrontare, seppure in contenitori adatti che non "sporchino" il marchio tradizionale. Quindi lavoreremo su questo, per cercare di portare anche il pubblico più giovane nelle edicole, che verso questi generi più freschi e moderni potrebbe avere grande interesse, anche perché non bisogna dimenticare che un libro in edicola costa pochissimo, rispetto a quelli in libreria. E dunque dovrebbero risultare appetibili anche per i più giovani, se oltre al prezzo fornisci loro anche buoni argomenti (editoriali) d'acquisto.
Tu hai curato su Millemondi l’antologia Strani Giorni. Rivedremo su questa collana un’iniziativa simile?
Mai dire mai...
Consentimi, infine, due parentesi: una personale e una che riguarda la Delos Books. Partiamo da quest’ultima. Negli ultimi anni hai lanciato l’iniziativa delle antologie 365 racconti... e ne sono uscite due: sul racconto erotico e horror. Il mercato sembrava non essere disponibile a un’antologia simile sulla fantascienza, ma poi sul forum della Writers Magazine Italia hai lanciato la sfida per raccogliere cinquanta racconti da pubblicare sulla rivista. I racconti però erano tanti e molti di ottimo livello e oltre al numero della WMI è nata anche l’antologia Il magazzino dei mondi. Come ti spieghi questa vampata fantascientifica?
Banalmente, la scuola della WMI ha formato parecchi bravi autori, capaci di cimentarsi in più generi narrativi, e Il Magazzino dei Mondi ne è stata la conferma. Però l'iniziativa è stata abbastanza circoscritta, perché un libro del genere non potrebbe essere distribuito in libreria, in quanto non venderebbe. Al contrario delle antologie dei 365 racconti, che invece vanno alla grande. La prossima sarà sulla fine del mondo, quindi con un tema molto vicino alla sf, vedremo come si comporterà nel circuito librario rispetto alle precedenti.
Sei un prolifico autore di bestseller e il tuo ultimo romanzo per Mondadori è Roma in fiamme - Nerone, principe di splendore e perdizione. Vuoi parlacene? Sperando che il tuo nuovo incarico non tolga spazio al Franco Forte scrittore…
Roma in fiamme è il primo romanzo al mondo che tratta Nerone dal suo punto di vista, spiegando questo personaggio sfaccettato e multiforme, complicatissimo e affascinante. Un sociopatico moderno, il precursore della politica spettacolo e un pazzo visionario, che si credeva come il dio Apollo. Ma senz'altro non il cruento assassino e incendiario dell'icona hollywoodiana, tutt'altro. Nerone non incendiò Roma e non perseguita i cristiani, anzi, e pur nella sua follia, aveva degli spunti incredibili di genialità, nell'economia, nell'edilizia, nell'arte in generale. Insomma, un personaggio tutto da riscoprire, alla luce delle nuove interpretazioni che gli storici ne stanno dando, e a cui io ho attinto a piene mani per realizzare questo romanzo che mi sta dando parecchie soddisfazioni.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID