Questo editoriale riguarda Delos e il mio rapporto con questa storica rivista. Scusate il personalismo e se non volete proseguire nella lettura, non vi biasimo. Con questo numero sono cinque anni che curo la rivista e mi sembra opportuno fare un bilancio di cosa è stata Delos in questo lasso di tempo. Diamoci un punto di partenza: è il marzo del 2066 (vabbè per i più pignoli 2006), quando Silvio Sosio mi chiede se voglio curare la rivista. Al primo impatto, penso che abbia sbagliato l’indirizzo mail e che la proposta sia arrivata a me per puro errore. Ma non è così. Silvio mi ricorda che curo una rubrica dal titolo Fabbricanti di Universi, in cui parlo di scrittori di fantascienza che hanno lavorato in serie televisive, come ad esempio Theodore Sturgeon e Harlan Ellison per Star Trek la Seria Classica o William Gibson per X-Files. In quella rubrica, provavo a mettere a confronto la poetica dello scrittore con ciò che milioni di telespettatori avevano visto sul piccolo schermo. Silvio mi dice che sono un conoscitore di science fiction letteraria e di telefilm e che a lui serve proprio una persona che “goda” e conosca il genere a 360°. Poi, sono giornalista pubblicista e questo è un altro punto a favore. Ripresomi dall’emozione, accetto, consapevole che la sfida è ardua ma eccitante.

Esce così il primo numero, il 98, nel giugno del 2006 e poi un altro numero a settembre. Nel 2007, riesco a portare l’uscita della rivista a una cadenza trimestrale, con 4 numeri l’anno e nel 2008 a bimestrale, con sei numeri l’anno. Nel 2009, Delos diventa mensile, ritorna cioè a uscire con una regolarità che poche riviste hanno saputo mantenere nei suoi 16 anni di vita. 

Il numero di collaboratori aumenta, anche quelli occasionali, e produciamo una serie di speciali e articoli che spaziano davvero a 360°: ovviamente letteratura, cinema e televisione, ma anche videogames, cartoni animati e fumetti. Insomma, la mia idea è che se uno sfoglia un’annata di Delos possa avere il polso della science fiction in quel determinato anno, sotto tutti i punti di vista. 

Con la regolarità riconquistata, variamo anche le antologie estive. In tutto sono uscite ben tre antologie e una quarta apparirà il mese prossimo. 

Come sarà Delos nei prossimi cinque anni? Sicuramente fedele al fatto di essere una rivista nata sulla Rete – prima nelle BBS e poi sul World Wide Web – e, quindi, inevitabilmente legata all'attualità, a capire dove sta andando la science fiction in Italia e nel mondo e quali sono i mutamenti strutturali e che il genere sta vivendo. Senza pregiudizi su commistioni con altri generi o l’approdo su nuovi media, consapevoli che la fantascienza è comunque una letteratura d’idee e per questo sarà sempre all'avanguardia. 

Qualche numero: 46 speciali, focus su un argomento specifico e sviluppato in più articoli, 177 servizi d’attualità, 98 rubriche e ben 73 racconti. La matematica spesso rende efficacemente il lavoro fatto e di cui non posso che ringraziare tutti i collaboratori, quelli della redazione, quelli saltuari e quelli che sono apparsi anche una sola volta. Un grazie anche a Silvio Sosio che come direttore di Fantascienza.com è sempre stato vicino al sottoscritto, numero per numero, in modo silenzioso e lasciandomi piena autonomia nella gestione della rivista. Il che non è poco e non è da tutti. Un ringraziamento di cuore a Vittorio Curtoni, il quale in chilometriche telefonate elargisce tutta la sua sapienza di curatore e di navigato fantascientifico. Un grazie a tutti i lettori che con i commenti ed i loro silenzi (spero d’approvazione) sono il vero sostegno della rivista. Su questo numero non dico nulla, solo un invito a leggerlo e ancora grazie.