Delos 17: I segreti di Blade Runner
Sul film Blade Runner, per la sua complessità, sia di trama che di messaggio, si potrebbe parlare veramente moltissimo. In questa pagina segnaliamo alcune curiosità, alcuni errori tecnici e dettagli di produzione, e vi introduciamo alla grande domanda: Deckard è un replicante?
Tratto dal Blade Runner FAQ a cura di Murray Chapman, traduzione italiana tratta da Terminus
Da dove viene il titolo?
Blade Runner è tratto dal romanzo di Philip K. Dick Do Androids Dream of Electric Sheep? (In italiano Cacciatore di Androidi, Editrice Nord, Cosmo Oro, n. 78), ma il titolo del film proviene da una storia di Alan E. Nourse (che trattava di persone che vendevano strumenti medici a dottori fuorilegge), i cui diritti, solo per il titolo, furono acquistati da Ridley Scott nel 1979.La questione del finale
La fine del film venne modificata dalla produzione. Scott voleva concludere il film con la scena di Rachael e Deckard che entrano in ascensore, ma lo studio decise che il film necessitava di un finale più "felice", meno ambiguo. Le panoramiche aeree usate nella versione cinematografica del 1982 furono riprese dal film di Stanley Kubrik Shining (nel quale, per pura coincidenza, recitava Joe Turkel, il Tyrrel di Blade Runner). Nel settembre del 1992 la Warner Bros. ha prodotto e commercializzato la versione"integrale" di Blade Runner, chiamata The director's cut, dalla quale sono stati eliminati sia la voce narrante fuori campo che il lieto fine.Qual è il significato dell'unicorno?
Quando Rachael e Deckard lasciano l'appartamento di Deckard alla fine del film, lei urta contro un origami a forma di unicorno. L'unicorno è l'ultima di una serie di figure origami che Gaff usa per provocare/prendere in giro Deckard. Nell'ufficio di Bryant, quando Deckard insiste nel dire che lui si è ritirato, Gaff costruisce una gallina: "Hai paura di farlo". Più avanti costruisce un uomo con un'erezione: "sei attratto da lei". E, alla fine, l'unicorno: "stai sognando, puoi fuggire via con lei con lei ma lei non vivrà" (praticamente la stessa cosa che gli dice sul tetto).Un'interpretazione è che l'unicorno fosse semplicemente un messaggio per Deckard, come a dirgli "So che hai Rachael, ma la lascerò vivere". Un'altra interpretazione (basata sulla sceneggiatura) è che l'unicorno sia il simbolo di una sfida lanciata da Gaff, che darà loro la caccia.
L'unicorno è stato per lungo tempo il simbolo della verginità e della purezza (essendo bianco), la qual cosa coincide con lo stato di Rachael. La leggenda vuole che soltanto una vergine potesse catturare un unicorno. Gli unicorni sono estinti e Gaff potrebbe aver pensato lo stesso di Rachael, visto che anch'ella ha una durata di vita limitata.
Altri possibili significati per l'unicorno
- Rachael è (e sempre sarà) un replicante fra gli esseri umani e sarà differente da loro, come un unicorno in mezzo ai cavalli, a causa della sua breve vita. (Nel finale della prima versione, Deckard dice che lei invece non aveva una data di termine, che era un esperimento).- L'urtare di Rachael contro l'origami a forma di unicorno simboleggia la sua fuga dalla Tyrrel corporation, la quale la cercherà solo in quanto replicante. Deckard però si innamora di lei come se si trattasse di un esser umano e così facendo, rende umana anche lei.
- L'unicorno di stagnola è una cosa costruita, frutto della perizia dell'uomo, bello, luccicante e fragile ma allo stesso tempo costruito con un rifiuto. Esso viene facilmente distrutto. Ancora, esso è in forma di animale, sebbene mitologico, e nel futuro ipotizzato in Blade Runner, le bestie della terra e i volatili del cielo sono destinati all'estinzione, eccetto che nella forma replicante". [Fonte: Rebecca Warner in Retrofitting Bladerunner].
La versione Director' cut contiene, comunque, una scena che non è presente nella versione originale. E' la sequenza di un sogno, che mostra Deckard che sogna un unicorno bianco. Si potrebbe pensare a questo punto che Gaff sapesse che Deckard aveva sognato l'unicorno. Se Gaff sapeva ciò che Deckard sognava si potrebbe a questo punto affermare che Deckard sia un replicante egli stesso e che Gaff sapeva che egli avrebbe sognato l'unicorno allo stesso modo in cui Deckard sapeva del ragno fuori della finestra di Rachael.
Qual è il significato degli scacchi?
La partita a scacchi fra Tyrell e Sebastian riproduce la conclusione di una vera partita giocata nel 1851 a Londra fra Anderssen e Kieseritzky. Tale partita E' considerata una delle più brillanti mai giocate, ed è universalmente conosciuta come "The Immortal Game" (la partita immortale).The immortal game, in notazione algebrica era così:
Anderssen - Kieseritzky (London 1851):
1 e4 e5 2 f4 exf4
3 Bc4 Qh4+
4 Kf1 b5
5 Bxb5 Nf6
6 Nf3 Qh6
7 d3 Nh5
8 Nh4 Qg5
9 Nf5 c6
10 Rg1 cxb5
11 g4 Nf6
12 h4 Qg6
13 h5 Qg5
14 Qf3 Ng8
15 Bxf4 Qf6
16 Nc3 Bc5
17 Nd5 Qxb2
18 Bd6 Qxa1+
19 Ke2 Bxg1
20 e5 Na6
21 Nxg7+ Kd8
22 Qf6+ Nf6
23 Be7 Scacco Matto.
Le scacchiere nel film non sono allestite esattamente come avrebbero dovuto essere nell'immortal game, e la disposizione dei pezzi sulla scacchiera di Sebastian non corrisponde a quella sulla scacchiera di Tyrell.
Il concetto di immortalità contiene ovvie associazioni nel confronto a distanza fra Tyrell e Batty. Su un livello, la partita a scacchi rappresenta la lotta dei replicanti contro gli umani: gli umani considerano i replicanti come pedine, da rimuovere una per una. Gli individui replicanti (pedoni) cercano di divenire immortali (una regina). Su di un altro livello, il gioco fra Tyrell e Sebastian rappresenta la caccia, l'inseguimento che Batty sta eseguendo nei confronti di Tyrell.
Tyrell commette un errore fatale nella partita a scacchi ed una altro errore fatale nel provare a ragionare con Batty.
Il replicante scomparso
Bryant dice a Deckard che c'erano sei replicanti, tre uomini, tre donne. Ovviamente, Roy e Leon sono due degli uomini e Pris e Zhora due delle donne. Bryant dice anche che uno di loro è rimasto folgorato mentre cercava di entrare nel complesso della Tyrell, ma non ne specifica il sesso. Questo lascia fuori un replicante, o maschio o femmina. E' stato ipotizzato che Deckard fosse il sesto replicante, ma ci sono prove evidenti che negano questa ipotesi.In una delle versioni iniziali dello script "Mary" era il quinto replicante, e "Hodge" il sesto. Nella Workprint l'errore venne corretto e fu registrato che "due sono rimasti folgorati" ma poi nella versione ufficiale si pasticciò nuovamente.
Blade Runner e Alien
Quando Gaff preleva Deckard, la sequenza di lancio sul computer è la stessa usata da Scott in "Alien", quando il modulo di salvataggio si stacca dalla nave madre. Anche il display in bianco e nero della macchina per il test VK è stato usato in Alien come display da muro. Quando Deckard entra nel suo appartamento, alla fine, il mormorio in sottofondo è esattamente lo stesso di alcune parti del film "Alien". Le sigarette fumate in BR sono dello stesso color giallo di quelle che si vedono in "Alien".Da notare che tanto "Alien" quanto BR contengono "persone atrificiali" e che in entrambi i film c'è ambiguità su chi sia davvero umano. La differenza è che Ash è un robot con strutture meccaniche all'interno.
Il Premio Hugo
Blade Runner vinse il premio Hugo quale miglior spettacolo nel 1983 (battendo E.T). In un referendum eseguito fra i membri della convention della World Science fiction del 1992, Blade Runner è stato considerato al terzo posto fra i migliori film di SF di tutti i tempi (dopo Guerre Stellari e 2001: Odissea nello spazio).
Errori tecnici I sottotitoli norvegesi al film traducono la frase "Sushi... la mia ex moglie mi chiamava così... pesce freddo" con "Sushi, mia moglie, mi chiamava pesce freddo" (!)
I sottotitoli in svedese cambiano il nome di Batty in "Beatty", modificano il numero della licenza di guida da 260354 a 26354 e (nella versione Director's Cut) cambiano "C-Beams" [raggi C] con "seabeams" [raggi di mare?!]
La versione cinematografica doppiata in tedesco cambia la parola "hardcopy" (della macchina Esper) in "solid copy", ma in Director's Cut, diventa "printout".
La traduzione italiana cambia i "raggi C" in "raggi B". "Skin-jobs" è diventato "leatherworks" (lavori in pelle).
Tutte e due le versioni del film tradotte in spagnolo riportano "i bastioni di Orione" come "le spiagge di Orione"
La versione in video in danese traduce "off-world" come "sotterranee".
Nella primissima inquadratura di Batty, vediamo la sua mano che si stringe a pugno. Se guardate attentamente l'attimo in cui gira la mano appena prima che l'inquadratura cambi, potrete vedere il chiodo che spunta dal dorso della mano (nel laserdisc Criterion CAV: frames C-07 37124 e 37125). In realtà lui non infilerà il chiodo se non più tardi, nel film.
Ancora, nella stessa scena, benché Roy si suppone debba esser solo (in una cabina telefonica) potete notare la mano di qualcuno sulla sua spalla. Si tratta di una scena successiva, con Tyrell, ribaltata a specchio.
Durante il test VK, Leon dice "My mother... let me tell you about my mother", ma quando Deckard ricorda mentre ritorna al suo appartamento, la voce di Leon dice "I'll tell you about my mother!" (nella versione italiana questa differenza non si evidenzia). Questo è probabilmente uno scherzo di Scott, che gioca con la memoria del pubblico allo stesso modo in cui Tyrell scherza con quella di Deckard.
Il tatuaggio del serpente di Zhora appare solo dopo che la macchina Esper ha finito di zoomare, e quando esce fuori l'hard copy, la faccia di Zhora è ad un angolo diverso da quella sullo schermo.
Quando la donna cambogiana mette la squama di serpente nel microscopio elettronico, non la tira fuori dalla bustina di plastica. Avremmo dovuto vedere quindi l'immagine di una busta di plastica! Il numero di serie che dà a Deckard non è lo stesso di quello che si legge nell'immagine. Per di più, l'immagine non è quella di una squama di serpente, bensì quella di una foglia femmina di marijuana!
Quando Deckard si reca da Ben Hassan (il venditore di serpenti), i movimenti delle labbra non corrispondono al dialogo. Sebbene nella preview di Denver/Dallas fosse corretto, il dialogo fu considerato insoddisfacente per altre ragioni. La non corrispondenza labbra/testo fu quindi un compromesso.
Nella scena in cui Zhora, colpita, cade attraverso le vetrine, lo stuntman non assomiglia per niente all'attrice, le ferite scompaiono e ricompaiono e per di più indossa stivali col tacco basso invece di quelli col tacco alto che si era infilata nel camerino. Il suono dei proiettili che la colpiscono non corrisponde a quanto si vede sullo schermo; ancora, è possibile notare che in mano stringe la pompetta ed il tubicino per la sacca di sangue cosmetico che indossa.
Quando Leon lancia Deckard sul parabrezza della macchina, il parabrezza è già rotto. Non è detto però che si tratti di un vero "errore", in questo caso.
In tutte le versioni del film, la sequenza degli
eventi è la seguente: Deckard uccide Zhora e poi compra
una bottiglia di Tsing Tao. Gaff lo conduce da Bryant. Deckard
poi si accorge di Rachael e cerca di rintracciarla ma viene picchiato da Leon.
Quando la sceneggiatura includeva Mary (un altro
replicante), la sequenza degli eventi era invece così prevista:
Deckard uccide Zhora e si accorge che Rachael ha osservato la
scena. Insegue allora Rachael, ma viene fermato e picchiato da Leon. Dopo che Rachael ha ucciso Leon, Deckard compra una bottiglia
di Tsing Tao e avverte Rachael con un'occhiata che Gaff si sta avvicinando. Gaff lo conduce da Bryant, che gli dice che ce ne
sono ancora quattro da far fuori (Roy, Pris, Mary e Rachael).
Quando Mary venne eliminata dalla sceneggiatura,
sorse un problema: Bryant avrebbe dovuto dire che ne rimanevano
solo tre da far fuori (Roy, Pris e Rachael). Invece di rigirare
la scena, la spostarono prima della morte di Leon (insieme alla
scena in cui compra la bottiglia di Tsing Tao), così che
i quattro ancora da far fuori sarebbero stati Roy, Pris, Leon
(e non Mary) e Rachael. La cosa funzionò quasi alla perfezione,
se non fosse che in questo modo vi sono un paio di incogruenze:
1. Quando Deckard parla
con Bryant, mostra ferite derivanti dal suo combattimento con
Leon, benché il combattimento non sia ancora avvenuto.
2. Visto che ha comprato la bottiglia prima del combattimento con Leon, essa dovrebbe esserci anche mentre lui insegue Rachael e mentre lotta con Leon (ma ovviamente non è così). La bottiglia riappare misteriosamente
quando Deckard fa ritorno al suo appartamento.
Quando Pris esce dall'ascensore di Sebastian, i suoi capelli sono asciutti, ma quando è dentro il suo appartamento, sono nuovamente bagnati.
I cavi di sostegno sono visibili ogni qual volta vien fatta una ripresa ravvicinata dello spinner che galleggia sopra le strade cittadine. Il cavo è ben visibile quando Gaff parte con Deckard all'inizio del film. C'è una ripresa ravvicinata dello spinner che decolla nella pioggia ed è ben visibile la linea nel punto in cui si collega ad un parafango. Più avanti, quando la polizia sorvola Deckard che se ne sta seduto nella sua auto a farsi gli affari suoi, si può vedere il cavo, guardando molto attentamente.
Il makeup da orsetto lavatore di Pris cambia tre volte, leggermente.
Il makeup di Rachael cambia durante la scena d'amore.
Si scorge una ferita sul corpo di Pris prima che venga colpita.
Durante il duello fra Deckard e Batty, dopo che Deckard ha avuto indietro la sua pistola e si svincola, è possibile notare le ombre del cameraman, dell'aiuto cameraman e della stessa cinecamera sul muro.
Mentre Batty tiene sollevato Deckard per il braccio, la camicia di Deckard è fuori dai pantaloni. Quando invece è tratto in salvo, la camicia è a posto.
La grande discussione: Deckard è un replicante? Questa domanda è stata fonte di molti dibattiti fra i fan di BR. Le varie versioni del film danno credito a questa ipotesi in varia misura. Si potrebbe sostenere che nella versione cinematografica del 1982 Deckard non era un replicante, mentre nella versione Director's cut lo è.
Non esiste comunque una risposta definitiva: lo stesso Ridley Scott ha ammesso che, nonostante avesse concepito il finale in maniera ambigua, aveva intenzionalmente introdotto segnali sufficienti a far intendere che Deckard fosse un replicante.
Indizi a favore dell'ipotesi Deckard-Replicante
Tanto Ridley Scott che Harrison Ford dissero che Deckard era supposto essere un replicante. Nel numero di Ottobre 1992 del Detail Magazine, Ford dice: "Blade Runner non è uno dei miei film preferiti. Mi azzuffavo con Ridley. Il problema più grosso fu alla fine, lui voleva che il pubblico scoprisse che Deckard era un replicante. Io mi opposi a tale proposta perché sentivo che il pubblico aveva bisogno di qualcuno per cui parteggiare".La sceneggiatura finale conteneva una frase della voce fuori campo nella quale Deckard diceva "Lo seppi quella notte, sul tetto. Eravamo fratelli, Roy Batty ed io!"
Gaff sapeva che Deckard aveva sognato un unicorno, perciò Gaff sapeva che genere di sogni erano stati impiantati dentro Deckard (solo nella versione Director's Cut).
I replicanti hanno un debole per le fotografie, perché esse costituiscono un legame col loro passato inesistente. l'appartamento di Deckard è zeppo di foto, e nessuna di esse è recente o a colori. Nonostante i suoi ricordi, Rachael ha bisogno di una foto come cuscino emotivo. Allo stesso modo Deckard avrebbe bisogno di foto, a dispetto dei suoi implanti di ricordi. Rachael suona il piano, e Deckard possiede un piano, nel suo appartamento.
Gaff dice a Deckard: "Hai fatto un lavoro da uomo, signore". Precedenti sceneggiature prevedevano che poi aggiungesse "ma sei sicuro di essere un uomo? E' difficile essere certi di chi sia chi, da queste parti."
Soltanto un replicante potrebbe sopravvivere alle botte che prende Deckard, e poi rimanere appeso al cornicione con due dita rotte.
L'ammonizione di Bryant "se non sei un poliziotto, non hai peso" potrebbe essere un allusione al fatto che Deckard sarebbe stato creato soltanto per mansioni di polizia.
Gli occhi di Deckard luccicano (giallo-arancio) quando dice a Rachael che lui non le avrebbe dato la caccia "ma qualcun altro sì". Deckard però è alle spalle di Rachael ed è fuori fuoco.
Roy conosceva il nome di Deckard, benché nessuno gliel'avesse detto. Qualcuno ha ipotizzato che Deckard poteva aver avuto un ruolo nella ribellione dei replicanti sulla colonia extra mondo ma che era stato catturato dalla polizia ed usato per dar la caccia agli altri. In questo caso, Bryant allora include Deckard fra i cinque replicanti fuggiti.
La polizia non rischierebbe un umano per dar la caccia a quattro potenti replicanti, soprattutto visto che i replicanti erano progettati per lavori pericolosi. D'altro canto Deckard deve essere convinto di essere umano oppure non accetterebbe di dar la caccia ad altri replicanti.
Sembra che Gaff segua Deckard ovunque - si trova sulla scena di ogni eliminazione quasi immediatamente. Gaff è sempre con Deckard, quando c'è in giro il capo. Ciò suggerisce che Gaff sia in realtà il vero Blade Runner, e che Deckard sia solo un "tool" di cui si serve per i lavori sporchi.
Indizi contro l'ipotesi Deckard-Replicante
Uno dei punti fondamentali del film è quello in cui viene mostrato a Deckard (l'uomo comune) il valore della vita. "Com'è vivere nel terrore?" Se tutti i personaggi fossero replicanti, il contrasto fra umani e replicanti sarebbe perduto.Rachael aveva il sogno dell'unicorno inserito nella memoria e quindi il flash di Deckard (nella versione Director's cut) è dovuto al fatto che lui ha visionato l'innesto di memoria. Allo stesso modo Gaff potrebbe aver visionato gli innesti di Rachael insieme a Deckard, alla Tyrell Corp.
E' plausibile che un replicante uccida altri replicanti? Perché mai la polizia dovrebbe aver fiducia in lui?
Se si ammette che Deckard sia un replicante, ciò significa che vi è una cospirazione fra la polizia e Tyrell.
I replicanti erano fuorilegge sulla Terra e pare improbabile che un replicante possa aver avuto una ex moglie.
Se Deckard fosse un replicante progettato per essere un Blade Runner, che motivo avrebbe avuto la polizia di implantargli dei ricordi sgradevoli del proprio lavoro? Non sarebbe stato più efficiente se fosse stato progettato fedele e contento del proprio lavoro?
Nel romanzo di Dick, Deckard non è un replicante, benché venga sottoposto al test, ad un certo punto, proprio per esserne sicuri.
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