Insieme al remake di Dune, per ora affondato nel limbo dei progetti non realizzati, Ender's Game è stato uno dei titoli che ha subito più tentativi di realizzazione inconcludenti della storia. L'ultima casa di produzione a provarci è stata la Warner Bros nel 2008, quando aveva anche scelto come regista quel Wolfgang Petersen di Troy e La tempesta perfetta, ma il loro tentativo era poi naufragato. Oggi ecco arrivare la Summit Entertainment, che ha messo in moto il meccanismo che porterà sullo schermo la saga di Orson Scott Card.
Cosa c'è di male, direte voi? La Summit è la casa di produzione che si occupa (e guadagna di brutto) della saga di Twilight e prossimamente anche di Hunger Games (teenager, futuro angosciante post-apocalisse) e, visto che il mondo dei vampiri fosforescenti sta per chiudere i battenti (forse, visto che la Meyer ci sta ripensando), stanno cercando un'altra serie mirata a un target giovanile.
Questo per un motivo apparentemente semplice. Nella serie di sei romanzi si parla di un'umanità che è a malapena sopravvissuta a due attacchi di insettoidi alieni. Per prepararsi al meglio al terzo scontro viene creata una scuola di guerra per adolescenti talentuosi. Tra loro spicca Ender Wiggin, che arriva da una vita infelice. Mentre si allena in una stanza a gravità zero per una simulazione di guerra, si scopre essere un genio della tattica e di conseguenza l'ultima speranza dell'umanità.
Auspicando che il film non verta tutto e solo sugli amori nelle high school galattiche, la regia è già stata affidata a Gavin Hood (Wolverine), mentre la coppia Orci/Kurtzman, già al comando dei Transformers, si occuperà di sceneggiatura e produzione esecutiva.
Che dite, vi piacerebbe un Ender che brilla alla luce del sole?
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