Possiammo quasi vedere la scena. Una grande cassa di legno, alta circa cinque metri e larga altrettanto ma profonda non più di un metro, su un carrello, spinta da quattro uomini, avanza nella corsia principale di un grande magazzino pieno di scatoloni misteriosi. Per come la immaginiamo è una scena simbolica: rappresenta la chiusura dei telefilm di fantascienza classica, di esplorazione spaziale, come è stata per diciassette anni la franchise di Stargate, sostituita da serie che coniugano "weird" e commedia come Warehouse 13.
Diciassette anni - a contare dal film del 2004 di Roland Emmerich, Stargate - e diciassette annate, 10 di Stargate SG-1, 5 di Stargate Atlantis e due di Stargate Universe. Ora la MGM manda tutto in archivio, con la fine della stagione di SGU (mancano un paio di episodi) si chiederà l'ultima serie, e poi tutti a casa. Un franchise di qualità molto altalenante, ma che ci ha sempre tenuto piacevolmente compagnia. Addio Stargate, ci mancherai.
MGM chiude Stargate, è la fine di una saga?
A comunicarlo è il creatore di Stargate Universe. Ma cosa è andato storto?
LeggiNon vuol saperne invece di mancarci ancora un po' Arnold Schwarzenegger, che due minuti dopo aver chiusa la porta del suo ormai ex ufficio di governatore della California si è subito dato da fare per riprendere il suo sobrio ruolo di robot killer proveniente dal futuro.
Per quanto c'è un altro tizio, altrettanto duro, che sembra voler fare concorrenza:
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e poi ci sono gli altri: Cap, Iron Man, Hulk... in una parola: Avengers!
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Il regista comunica al mondo l'inizio delle riprese dell'atteso team di supereoi. Ovviamente a modo suo.
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LeggiUna singolare protesta degli scrittori inglesi:
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Lettera di protesta indirizzata al direttore generale della BBC: in due celebri trasmissioni televisive sui libri, i generi fantascienza e fantastico sono stati lasciati fuori dalla porta.
LeggiE un ottimo libro da leggere:
L'altro Apollo 8
In libreria Il recupero dell'Apollo 8 di Kristine K. Rusch, vincitore del Premio Sidewise nel 2008.
LeggiBuona lettura!
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