Ancora realtà parallele a tutto spiano nel mondo fantascientifico televisivo. E ancora il paragone, suggestivo e sempre un po' esagerato, con Inception, eccellente film di Christopher Nolan che con le realtà parallele ha un'attinenza piuttosto stiracchiata. Fatto sta che SyFy Network, nuova incarnazione dello storico SciFi Channel, ha commissionato il pilot di un nuovo serial a base, neanche a dirlo, di realtà parallele. E, scelta questa sì un po' fuori dalle righe, ha chiamato a scriverlo un attore che di realtà alternative se ne intende: il giapponese Masi Oka, una delle star di Heroes.
The Correctors, questo è il titolo provvisorio del nuovo progetto. Il serial segue le vicende di due agenti dell'Exception Bureau, un'organizzazione speciale in grado di viaggiare tra universi. Missione dei due agenti: infiltrarsi in una realtà alternativa "colonizzando" i corpi dei rispettivi doppi, per correggere eventi potenzialmente in grado di causare disastri nel continuum spaziotemporale. Il progetto viene descritto come un mix tra viaggi nel tempo e universi paralleli: un miscuglio di Fringe e FlashForward, magari con una spruzzata di Lost (quello migliore) e di Quantum Leap, per i nostalgici della fantascienza anni ottanta. Ad affiancare Oka nella stesura dello script ci sarà Alex Sabeti, finora autore e regista soltanto del corto Flat Tire, mentre lo stesso Oka non ha chiarito se avrà anche un ruolo da attore nel pilot.
Come è noto Oka in Heroes aveva il personaggio di Hiro, dotato della capacità di piegare lo spaziotempo e cambiare il corso degli eventi. La sua esperienza come "viaggiatore" pertanto è assicurata; come sceneggiatore, invece, è tutto da scoprire. A questo punto la domanda è lecita: ma il paragone con Inception cosa c'entra? A giudicare da quanto si sa del progetto, nulla. Può essere, ma è solo una supposizione, che la colonizzazione degli abitanti dell'universo parallelo avvenga attraverso uno stato di sospensione simile al sogno. E allora si potrebbero tirare in ballo anche Life on Mars, il prossimo R.E.M., e già che ci siamo anche Avatar, con l'idea di calare la propria mente nel corpo di un altro essere vivente. Insomma, dopo sequel, prequel, remake e reboot, la nuova tendenza cinetelevisiva potrebbe essere il patchwork: prendi un pezzo di quel film, un altro di quel telefilm, uno spunto di qua, uno di là, fai un nuovo serial o film, paragonalo a qualcosa di importante che ha avuto successo, e incrocia le dita.
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