Nina dei lupi di Alessandro Bertante è un affascinante romanzo di fantascienza che si rifà a miti ancestrali della natura. Siamo in un piccolo paesino di montagna, Piedimulo, in un'Italia che, come il resto del mondo, ha subito una catastrofe economica con lo sfascio dei mercati mondiali, ma anche una tremenda epidemia che ha fatto migliaia di morti. Ne è conseguita la repentina caduta di leggi e istituzioni. Si sono così formate bande che devastano il paese, sopraffanno i più deboli e vivono di furti e rapine.

Piedimulo è rimasto isolato, una piccola isola felice in un mondo ormai in preda alla violenza. Questo perché l’unica galleria che permetteva il contatto con il resto del mondo è crollata. Poco prima del crollo, pochi cittadini l’hanno attraversata e si sono rifugiati nel paesino. Tra questi Nina, una ragazzina di dodici anni, che ha perso entrambi i genitori e ora vive insieme ai nonni a Piedimulo. Un giorno il nonno, presagendo possibili invasioni di predoni e seguendo un percorso quasi invisibile, la porta oltre il bosco, in una casa dove c’è un unico abitante, Alessio, che vive insieme a due lupi che aveva trovato cuccioli accanto alla madre morta.

L’autore. Alessandro Bertante è nato ad Alessandria nel 1969. Da sempre vive a Milano. Nel 2000 ha pubblicato il romanzo Malavida (Leoncavallo Libri), nel 2003 ha curato per la Piemme la raccolta di racconti 10 storie per la pace, nel 2005 è uscito il saggio Re Nudo (nda Press), nel 2007 il saggio Contro il '68 (Agenzia x), nel 2008 il romanzo Al Diavul (Marsilio), vincitore del Premio Chianti e del Premio città di Bobbio. Insegna alla NABA ed è condirettore artistico del festival letterario Officina Italia.

La quarta di copertina. Il cielo muta di colore, ogni mattina macchie viola e  rossastre solcano le nubi delle montagne Occidentali, alimentando timori e affanni nei sopravvissuti. Trascorsi tre anni dalla Sciagura che ha distrutto la civiltà, nel piccolo borgo di Piedimulo, una comunità di contadini vive nascosta, protetta dai grandi massi di una frana. Oltre il villaggio, verso l’alta montagna, c’è il ruscello e oltre ancora i lupi.

Scampata dalla metropoli in fiamme, Nina ha dodici anni. Persi i genitori durante gli anni della ferocia, ora vive con i nonni. Ma la ragazzina riconosce i segnali nel cielo e sa che un oscuro nemico sta bussando di nuovo alle porte. Nina sarà costretta a crescere in fretta, a vivere tra i lupi e – dopo la riconquista del villaggio caduto in mano a una falange di mercenari – a essere la protagonista della rinascita di quella comunità autarchica e pacifica.

In un appassionante percorso nei miti ancestrali della natura, Bertante dà vita  a personaggi leggendari, sperduti nella violenza del mondo e alla disperata ricerca di una nuova fondazione umana.

Alessandro Bertante, Nina dei lupi (2011)

Marsilio Editori, collana Romanzi e racconti, pagg. 219, euro 18,50