Un’incarnazione più moderna ed alla cui iconografia deve qualche spunto il film in prossima

uscita è quella del Thor dell’universo Ultimate,  creato dal genio Mark Millar e dall’abilissimo disegnatore Brian Hitch. Un infermiere psichiatrico norvegese ha un esaurimento nervoso durante il suo trentesimo compleanno, riesce a raggiungere il fratello, uno degli sviluppatori del programma del supersoldato europeo, impazzisce completamente e fugge con una tecnologia capace di annoverarlo fra i superumani più potenti del pianeta, si ricicla come ecoterrorista e, suo malgrado, come capo carismatico di un culto che lo ritiene l’incarnazione di Thor, Dio del tuono e figlio di Odino, affermazione da lui mai smentita. Durante tutto lo svolgersi degli eventi nella stagione Millar degli Ultimates, gruppo a cui si legherà il Dio, i lettori raccoglieranno indizi mai completamente chiari, anzi volutamente ambivalenti sulla natura dello stesso, fino a scoprire la responsabilità del perfido Loki dietro all’esilio del fratello e dietro alla manipolazione della realtà con lo scopo di farlo apparire folle. Il look moderno e barbuto, la battuta pronta ma i modi comunque diretti ed antiquati di chi si considera a giusta ragione un dio fra gli uomini sono in apparenza dei punti di contatto fra l’idea di Thor cinematografica e quella di Ultimate Thor che comunque non tradisce il personaggio di partenza ma semplicemente rende più contemporanei ed accattivanti i concetti basilari da sempre dietro alle quinte del fumetto.

Arrivato in Italia nel 1971 e conosciuto da tutti come Il Mitico Thor da un errore, voluto o no, di traduzione del Mighty (possente) inglese con un più immediato “mitico”, pubblicato dall’editrice Corno, fin dagli inizi il Dio nordico per eccellenza dimostra di riuscire ad accapparrarsi una buona fetta di pubblico ed a riscuotere un discreto successo anche fra lettori di fumetto più mediterranei.

Dopo il fallimento della Corno infatti, pur essendo ospitato a più riprese su testate non dedicate a lui esclusivamente, non interromperà mai la sua vita editoriale fino a ritornare, da qualche anno a questa parte, sul suo titolo personale che divide con i Nuovi Vendicatori come ospiti eminenti.

Considerato il recente successo della serie a fumetti, dovuta alla pubblicazione del ciclo di storie del bravissimo J. Michael Straczynski, Marvel Italia ha deciso di puntare parecchio sull’uscita del film  pubblicando fra aprile e maggio una buona quantità di numeri speciali e celebrativi dedicati al Dio del Tuono. Si va dagli anni Settanta per il volume Thor: se Asgard cadesse di un John Buscema in gran forma, per continuare con Thor: le fatiche di Loki, sulle origini del Dio dell’Inganno, fino ad arrivare a produzioni più recenti come un Thor: le ere del Tuono e Io sono Thor destinati a fare luce sulla storia del personaggio e dell’ambiente in cui si muove. Sicuramente uscirà anche il fumetto dedicato a rappresentare la sceneggiatura del film e soprattutto un piccolo gioiellino disegnato dal nostro Simone Bianchi dal titolo Thor: per Asgard.