La città e le stelle (The city and the stars, 1956) di Arthur C. Clarke

La fiducia nella scienza si mescola in questo romanzo con la riflessione filosofica e metafisica. Al bando la descrizione dei sentimenti, le passioni e le introspezioni psicologiche dei personaggi. La forza dello scrittore sta invece nella grandiosità delle trame che riesce a tessere, nel saper piegare e tradurre il linguaggio scientifico che è alla base delle sue storie.

Morte dell’erba (The Death of Grass, 1956) di John Christopher

Uno dei tanti pseudonimi di Samuel Youd. Con lo spettro incombente di una crisi alimentare mondiale, è di stretta attualità la storia di un mondo colpito da un morbo che uccide le graminacee (grano incluso), e in cui l’unica speranza risiede in una valle “incantata” dove vengono coltivate le ultime piante alimentari.

La Nuvola nera (The Black Cloud, 1958) di Fred Hoyle

Hoyle ha coniugato in questo romanzo la passione per la scrittura con la divulgazione scientifica. Certo, non siamo di fronte ad un autore di cui si può decantare lo stile visionario o la fervida immaginazione, ma Hoyle è riuscito nell’intento di misurare e sapientemente mescolare la naturale tendenza a spiegare i fatti scientifici - di cui è comunque infarcito il romanzo - con una discreta dose di suspense.

Fanteria dello spazio (Starship Troopers, 1959) di Robert A. Heinlein

Pur essendo un juvenile, un romanzo cioè scritto per ragazzi, Fanteria dello spazio condensa tutti i temi più cari allo scrittore americano: l’amore per la vita militare, i valori morali (meglio se quelli dell’uomo bianco e americano), la democrazia intesa come esercizio pieno del potere, il patriottismo, la libertà intesa come conquista (anche e soprattutto a danno di altri uomini) personale dell’uomo.

Guerra al grande nulla (A Case of Conscience, 1959) di James Benjamin Blish

Il tema del peccato originale è trattato dallo scrittore americano con intelligenza e cura, tanto da fare di questo romanzo un classico per chi ama la speculazione filosofica e religiosa. Blish ha saputo integrare religione, scienza, politica in un perfetto affresco fantascientifico dove la "cristianità" è il valore con cui si misura la società umana e non.