Io Sono Leggenda (I Am Leggend, 1954) di Richard Matheson
Una splendida analisi sociologica sul razzismo, sul pregiudizio e sui rapporti sociali che si instaurano tra culture diverse, ma anche un tentativo di introdurre in un tema classico della narrativa dell’orrore - il vampirismo - una spiegazione strettamente scientifica, mescolando i due generi narrativi.
Stella doppia 61 Cygni (Mission of Gravity, 1954) di Hal Clement
La fisica, e le sue leggi, è la vera protagonista di questo romanzo, in cui Clement descrive in modo sublime l’incontro-scontro tra umani e alieni. Altro tema del romanzo è il bisogno quasi impellente che l’uomo ha di conoscere l’universo e le sue leggi. Un romanzo che è anche un inno alla scienza.
Mai toccato da mani umane (Untouched by Human Hands, 1954) di Robert Sheckley
È una delle sue antologie più famose della fantascienza. Nove racconti densi di un graffiante umorismo, ricchi d’immaginazione, da leggere tutti d’un fiato. Il fil rouge che unisce i racconti è il sarcasmo che Sheckley sa infondere nelle sue storie: da Mai toccato da mani umane a La montagna senza nome, da Clandestino a Il catalogo delle mogli, fino a I Mostri e L’Accademia. L’antologia contiene anche il racconto La settima vittima da cui Elio Petri trasse il film La decima vittima, con Marcello Mastroianni e Ursula Andress.
L’Invasione degli Ultracorpi (The Body Snatchers, 1955) di Jack Finney
Siamo negli anni Cinquanta e la lettura di una possibile “invasione” del pericolo comunista nella società americana è quasi scontata, ma il romanzo può essere anche una metafora del maccartismo e dei mutamenti in corso nella società americana. Finney sembra voler metter in guardia il lettore contro l’insorgere di una civiltà in cui gli uomini sono svuotati delle loro emozioni e passioni che, nel bene e nel male, sono l’essenza stessa dell’animo umano.
La fine dell’Eternità (The End of Eternity, 1955) di Isaac Asimov
Un Asimov brillante e originale si domanda che mondo sarebbe se potenti controllori fuori dal continuum potessero modificare la realtà per estirparne le pagine più nere. Dietro le righe si legge l’incubo di un’immortalità senza sprazzi come quella promessa nell’oltretomba cristiano. Il miglior romanzo sui viaggi nel tempo.
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