Ventimila leghe sotto i mari (Vingt mille lieuses sous les mers, 1870) di Jules Verne

Il Nautilus del Capitano Nemo, padre di tutti i moderni sottomarini, terrorizza i sette mari. Il

Il numero di Modern Electrics dell'aprile del 1911 dove è apparso il romanzo Ralph 124C 41+ di Hugo Gernsback.
Il numero di Modern Electrics dell'aprile del 1911 dove è apparso il romanzo Ralph 124C 41+ di Hugo Gernsback.
personaggio più affascinante nato dalla penna di Verne introduce il lettore nel più alieno dei mondi esistenti sul nostro pianeta: l’abisso oceanico.

Flatlandia (Flatland, 1884) di Edwin Abbott Abbott

In un mondo a una sola dimensione gerarchicamente diviso in classi a seconda degli angoli posseduti dalle diverse figure geometriche, una sfera irrompe annunciando l’esistenza di un universo a tre dimensioni. Divertissement matematico con intenti satirici nei confronti della società vittoriana, resta un pilastro della fantascienza… o meglio della fantageometria.

Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde (Strange Case of Dr Jekyll and Mr Hyde, 1886) di Robert Louis Stevenson

Il racconto è un classico della letteratura fantastico-orrorifica sulla figura del “doppio”, ma può essere letto anche come un testo paradigmatico dei profondi mutamenti che hanno investito la cultura e lo scenario sociale, politico ed economico dell'Inghilterra e dell'intero Occidente, tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. L'uomo, la società e il mondo tendevano ad essere formulate in modo "oggettivo", "scientifico". Questi nuovi fermenti culturali si scontravano con le istanze religiose e tradizionaliste, generando anche un forte senso di smarrimento nella società. Di tutto ciò questo romanzo è una perfetta metafora

124C 41+ (Ralph 124C 41+, 1911) di Hugo Gernsback

Il romanzo è considerato uno di quelli appartenenti alla cosiddetta protofantascienza, ma visti i pochi anni che intercorrono tra la sua pubblicazione e la nascita della science fiction e che il suo autore è considerato il Padre fondatore del genere, si può considerare a tutti gli effetti un romanzo-manifesto di cosa doveva essere la science fiction. Di difficile lettura, per la prosa pesante e didascalica, ma comunque un passaggio obbligato.

Il mondo perduto (The Lost World, 1912) di Arthur Conan Doyle

Dopo i mostri preistorici di Jules Verne in Viaggio al centro della Terra, il padre di Sherlock Holmes immagina un “mondo perduto” nel Venezuela abitato dagli ultimi dinosauri. Le teorie evoluzionistiche che danno spessore alla storia sono datate, ma Michael Crichton le riproporrà in chiave fanta-genetica nel suo omonimo sequel (1996) di Jurassic Park.