Incontro con Rama (Randezvous with Rama, 1972) di Arthur C. Clarke
Come nel precedente La Sentinella, Clarke pone di fronte alla razza umana l’enigma di un manufatto alieno di cui si ignorano scopi e creatori. Le straordinarie leggi fisiche nell’immenso mondo cilindrico di Rama sono immaginate dall’autore con irraggiungibile visionarietà.
Guerra eterna (Forever War, 1974) di Joe Haldeman
Fanteria dello spazio di Robert A. Heinlein sta al militarismo almeno quanto Guerra eterna di Joe Haldeman sta all’antimilitarismo. Il romanzo dello scrittore americano può essere considerato un vero e proprio atto d’accusa contro la guerra, ma anche verso una certa visione dello strapotere militare.
L’uomo stocastico (The Stochastic Man, 1974) di Robert Silverberg
In una New York delirante alle soglie del 2000, un uomo capace di predire il breve futuro lavora per portare il sindaco alla Casa Bianca. Sullo sfondo di un’accurata elaborazione fantapolitica, Silverberg si staglia con la sua consueta bravura nella penetrazione psicologica.
I reietti dell’altro pianeta (Dispossessed: an Ambigous Utopia, 1974) di Ursula K. Le Guin
Due mondi in guerra: Urras e Anarres. Capitalismo e comunismo. Edonismo e stacanovismo. Tra loro, un ponte gettato dalla scienza. La straordinaria parabola del mondo diviso in due blocchi, un’ambigua utopia (come recita il sottotitolo) della più profonda fantapolitica.
Il Condominio (High-Rise, 1974) di James Graham Ballard
Ballard, con quest’apocalittica opera, ci ricorda che nell'abisso del nostro inconscio sono sepolti gli istinti primordiali dell'Uomo di Neanderthal e che, a certe condizioni, possono riemergere, scatenando un'intensa aggressività. Le norme del vivere civile sono così spazzate via, per far posto ad una solidarietà tribale, momentanea, dettata da un obiettivo preciso: la sopravvivenza, la difesa del territorio, la ricerca del cibo, l'affermazione del proprio status di capo.
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