Ubik (Ubik, 1969) di Philip K. Dick
Cos’è “Ubik”, misteriosa e ubiqua sostanza venduta in migliaia di forme? E perché il mondo sembra star collassando su se stesso? Un romanzo di domande senza risposte, nel puro stile dickiano, in cui tutto ciò che diamo per scontato viene messo in discussione. Forse noi siamo morti, e Dick è vivo.
I burattinai (Ringworld, 1970) di Larry Niven
In un galassia sovrappopolata, un mal assortito gruppo di esploratori spaziali cerca di scoprire chi abita il misterioso Mondo Anello, che circonda una remota stella. Raffinata speculazione scientifica, avventura spaziale e hard science-fiction costituiscono i punti forti di questo classico.
L'anno del sole quieto (The Year of the Quiet Sun, 1970)
di Wilson Tucker
Viaggio nel tempo e apologo sociale e politico. Si può sintetizzare così questo romanzo di Tucker che descrive un futuro davvero inquietante dell’umanità, fatta di guerre e conflitti fra gli uomini.
Il Signore della Svastica (The Iron Dream, 1972) di Norman Spinrad
Un romanzo di Adolf Hitler, o meglio: quello che Hitler avrebbe scritto se fosse emigrato in America a fare lo scribacchino. E il mondo che avrebbe voluto: dominato da una razza superiore in continua guerra con le aberrazioni di plasma dei subumani, per dirigere poi la propria sete di conquista verso le stelle.
L'occhio del purgatorio (L'oeil du purgatoire, 1972) di Jacques Spitz
Un piccolo gioiello della fantascienza francese, in cui l’autore ci proietta in un mondo surreale, grazie al protagonista che vede il mondo e le cose nello stato in cui sarebbero diventate in seguito.
Naufragio sulla terra di Darkover (Darkover Landfall, 1972) di Marion Zimmer Bradley
La forza di Naufragio sulla terra di Darkover risiede innanzitutto nella straordinaria costruzione della vicenda: la lotta degli uomini su un mondo alieno e ostile, ma allo stesso tempo affascinante, è credibile, così come psicologicamente interessanti sono i personaggi, attraverso i cui occhi il lettore può guardare le mille sfaccettature del pianeta.
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