Attraversando la calca, raggiungono una porta su cui è raffigurato il simbolo dell’infinito. All’interno della stanza ritrovano la Zoe numero 2 e attraverso un lungo e complesso dialogo, scopriamo come si tratti di un esperimento compiuto dalla figlia di Graystone e di come lei sia un genio dei computer. Subito dopo però, abbiamo un’altra sorpresa: l’intera ambientazione non è altro che una realtà virtuale, creata illegalmente dai teenager per poter sfogare i loro più bassi istinti.Il mondo di Caprica, quello vero, si apre davanti ai nostri occhi: è tanto lindo e pulito quanto asettico e per certi versi ricorda il mondo parallelo di Fringe, con le astronavi al posto dei dirigibili.In questo mondo, appare chiaro che dietro la facciata idilliaca, si nascondono forti tensioni:
La religione è l’elemento preponderante (e appesantisce la narrazione): le colonie sono politeiste, ma una corrente segreta mira a imporre il monoteismo.
Questo porta a lunghe dissertazioni religiose, ma anche a momenti di humor involontario, come il gesto del dito portato alla fronte che vuole essere una sorta di segno segreto, ma che di fatto fa sembrare i personaggi delle macchiette.
Zoe è un’adolescente tipica, quantomeno dei telefilm: ribelle, antipatica, in lotta contro un mondo che non la capisce, pronta a litigare con tutto e tutti.
In questo contesto, viene presentata la sua famiglia: il padre è un uomo prettamente pratico e distaccato, la madre più coinvolta ma incapace di comunicare con la figlia. Il tutto suona molto simile a un clichè narrativo tipo da teen drama, ma il dramma che sta per avvenire è di entità molto maggiore: Zoe e i suoi amici hanno in programma di scappare da tutto e tutti verso il luogo in cui si pratica la religione che loro seguono di nascosto. Ma mentre Lacy si arrende al momento di salire sul treno sospeso, Ben è fin troppo convinto.
Sul treno sono presenti anche la figlia e la moglie di Adama, e scopriamo l’uomo mentre cammina per strada e parla con loro in quella che sarà l’ultima volta. Poco dopo, Zoe scopre la verità su Ben. Il ragazzo apre il giaccone e scopre il giubbotto esplosivo. È un attimo, poi la tragedia.
Segue un salto temporale di due settimane: i personaggi sono diventati ancora più freddi e chiusi. Graystone è impegnato ossessivamente con il suo lavoro per sviluppare un progetto per l’esercito, a cui manca un pezzo essenziale.
Saranno due gli incontri che cambieranno la sua vita: prima con Joseph, con cui stabilisce un legame accomunato dalla tragedia, poi con l’amica di Zoe, che porta a una rivelazione inaspettata: la Zoe virtuale è ancora viva.
Nel frattempo, un agente federale indaga, portando alla luce scomode verità. Ma è la Zoe virtuale che porta la storia alla sua ineluttabile conclusione: Daniel Graystone decide di voler portare la versione virtuale di sua figlia nel mondo reale, ma per farlo ha bisogno di Adama: l’uomo, pur essendo un noto avvocato, ha un forte legame con la malavita del pianeta di origine, Tauron.
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