Una serie a fumetti tutta nuova, ambientata prima del primo Pianeta delle scimmie (1968). Boom Studios è una casa di produzione americana nata appena cinque anni fa, ma vanta già un parterre di titoli di tutto rispetto, dagli albi per bambini legati a Disney fino alla satira politica con il curioso titolo politicamente scorrettissimo Repuglicans (con una Sarah Palin in versione vampiro vorace sbattuta in copertina), passando per lavori di maggiore interesse per gli appassionati di fantascienza come la serie Do androids dream of electric sheep? ambientata nell’universo creato dal genio di PK Dick.
Proprio su questo filone si colloca la nuova serie Planet of the Apes: siamo in un'età dell'oro nella quale però s’intravedono le prime crepe sia nella società delle scimmie sia fra gli essere umani. La tensione sale fino al manifestarsi del caos più totale. Questa è, in linea di massima, l’idea. A darle una forma più definita è stato chiamato Daryl Gregory, autore di molti racconti e di due romanzi fantascientifici: Devil’s Alphabet (2009) e l'esordio Pandemonium (2008). Quest’ultimo ha vinto il Crawford Award e si è meritato varie altre finali (fra cui il Locus) ed è stato pubblicato in Italia da Fanucci. "Presto forniremo più dettagli – si legge sul suo blog – intanto però posso dire che, nel pieno rispetto di tutto il materiale prodotto sin qui, cercheremo di dare una luce tutta nuova al pianeta delle scimmie, sarà qualcosa di mai visto prima, e le scimmie in sé saranno più cool e cattive che mai."
Al di là delle note di autopromozione, l’esperimento è interessante perché il primo romanzo di Gregory si è in effetti guadagnato una certa attenzione per la particolarità della struttura e dei temi (ecco la presentazione su Fantascienza.com). I disegni sono affidati al brasiliano Carlos Magno (esperienze in DC su titoli come Green Lantern, in Marvel con Captain Universe). Copertine di Karl Richardson e Chad Hardin. Il primo numero è previsto ad aprile.
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