Il primo Dead Space, assurto in fretta a cult tra i giocatori, è un titolo emblematico per parecchi aspetti, ma soprattutto nella regia capace, che ha guidato l'intero progetto e senza la quale non si sarebbe definita in maniera tanto efficace la spaventosa presenza dell'Ishimura, l'astronave che da mera ambientazione si trasforma, nell'economia del videogame, in un personaggio imponente, sorta di demiurgo di questa storia dell'orrore immersa nel più imperscrutabile degli scenari nel quale perdersi in solitudine: lo spazio.
Il valore dell'Alien di Electronic Arts si misura proprio dalla coerenza e dalla cura estrema per mille dettagli, che disegnano un'esperienza viscerale lontana dall'intrattenimento in serie di altri blockbuster. Nell'incisiva direzione artistica nulla è lasciato al caso, anche particolari in apparenza trascurabili come il sistema deputato a comunicare in tempo reale al giocatore informazioni quali la salute dell'alter ego o il numero di munizioni rimaste. Gli sviluppatori hanno studiato soluzioni che potessero funzionare nel contesto senza urtare la sospensione dell'incredulità. Per esempio le tacche della vita sono mostrate direttamente da un sensore applicato sulla tuta di Isaac mentre l'hud, la grafica in sovrimpressione, reinterpreta i dati utili di un videogame nella prospettiva di un visore futuristico.
Tra le funzioni opzionali c'è il locator, una specie di gps attivabile premendo un tasto e che segnala la posizione del prossimo obiettivo illuminando a terra il percorso da seguire per raggiungerlo. In questo modo, è impossibile smarrirsi persino nella labirintica Ishimura. L'azione di Dead Space 2, in uscita la prossima settimana per Pc, Ps3 e Xbox 360, si sposterà dall'ormai famigerata nave cargo a una base su una luna di Saturno, ma a quanto pare qualcuno potrebbe essere colto da spaesamento anche tra le strade della colonia dove Isaac, il protagonista sopravvissuto agli orrori del primo videogame, si aggira in preda a mostri veri e allucinazioni. Negli uffici di Electronic Arts stanno quindi ultimando una serie di test intensivi sul nuovo locator...
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