Mi guardai intorno stupefatto. Era incredibile: un'intera civiltà scomparsa da meno di cento anni. Cominciavo a comprendere perché il Capo mi avesse spedito quaggiù. C'era davvero qualcosa di grosso che bolliva in pentola. - E non avete idea di cosa sia successo? Voglio dire - cercai di far finta di essere erudito sperando che non si scoprisse che la mia cultura archeologica aveva meno di 36 ore standard. - Non potrebbe essere un caso già catalogato? Che so, un'infezione mortale sconosciuta. Una guerra batteriologica. Un impatto con comete velenose. Una rivolta razziale globale. O magari una guerra con armi atomiche come quei deficienti semisviluppati del sistema di Lotan?Anderson sorrise pazientemente e mi invitò a sedere all'ombra del grande colonnato.- No, non è così semplice. All'inizio anche noi avevamo ipotizzato una epidemia globale, considerato che il numero di scheletri rinvenuto è enorme. Le costruzioni più recenti sono sterminati cimiteri che sembrano passare la mano a campi di inumazione per poi scomparire del tutto. Segno inequivocabile di una prima grande moria di popolazione che si è ridotta poi a poche migliaia di individui isolati. Però il tutto nell'arco di almeno quindici-venti anni. Se fosse stata una malattia nuova e fulminante li avrebbe decimati in minor tempo. Inoltre, signor Lowell, la storia insegna che anche le infezioni più maligne non uccidono mai tutti. C'è sempre un dieci per cento della popolazione che è immune e che sopravvive. Qui non è accaduto.Non so che stagione fosse in quel punto del pianeta, ma faceva decisamente caldo, tanto da farmi preferire l'interno del container allo splendore della vista esterna. - Beh - proposi - forse questa era una malattia più tosta.
- No. Tutte le analisi effettuate sui resti rinvenuti non hanno rilevato tracce di epidemie. Abbiamo un bel laboratorio medico mobile qui e le assicuro che questa gente non è morta per germi o batteri.
- E allora come sono morti? E come è possibile che siano morti TUTTI?
- Questo è il secondo mistero. - il professore tirò fuori soddisfatto alcune olofoto e le sparpagliò nell'aria. - Guardi questi diagrammi sulle tipologie di rinvenimento di cadaveri. Osservi le curve isometriche dell'età media.
- Le curve cosa?
Il professore si avvicinò al mio viso come se dovesse rivelarmi il più grande dei segreti.
- Erano diventati sterili. Tutti! L'intera popolazione civilizzata. E poi si sono estinti.
La notizia fece il suo effetto.
Dopo una settimana passata in quella città morta e dimenticata avevo compreso che se non mi fossi fatto venire qualche brillante idea non ne sarei uscito tanto rapidamente. Il fascino iniziale si era ben presto dissolto lasciando il passo a una noia mortale. Ogni giorno si visitava un sito, un edificio, una piazza ornata da stupendi edifici, si raccoglievano scheletri, scavavano buche, esaminavano reperti. Gli archeologi si riempivano la bocca tutti contenti di paroloni complicati lottando tra loro per imporre il sopravvento dell'una o dell'altra teoria, ma era ben chiaro che non avevano la più pallida idea di cosa diavolo fosse successo su quel pianeta.
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