Syfy ormai si sta preparando a realizzare Blood & Chrome. Così gli ultimi episodi di Caprica sono stati mandati in onda in una sola notte, con un supermaratona tutta dedicata ai fan della serie. Cosa è andato storto e come? Questo è ciò che hanno chiesto a Eric Stoltz dal sito Den of Geek.
Riguardo all'annuncio della cancellazione dice: "È successo mesi fa, ma in effetti la paura della cancellazione era sempre presente sopra di noi, come una spada di damocle. Ci eravamo abituati. In qualche modo direi che ci dava una spinta".
Fin dove erano arrivati ad approfondire il suo personaggio, il dottor Greystone? "Stava appena trovando la sua strada. All'inizio lavoravamo su base giornaliera, scoprendo cosa funzionava e cosa no. Poi, nella seconda parte della stagione, avevamo un percorso più lungo e quando siamo arrivati alla fine, avevamo già un'idea per la stagione due."
Dopodiché aggiunge: "Infatti il dottor Greystone inventava una macchina del tempo basata su una Delorean, viaggiava indietro nel tempo fino al momento in cui io interpretavo Marty Mcfly. Curiosamente, finiva in una realtà alternativa in cui Michael J. Fox interpretava il dottor Greystone e Caprica era un enorme successo!". Almeno non ha perso il senso dell'umorismo.
Ma qual'è il motivo del mancato successo? "Penso che non fosse quello che i fan i BSG volevano. Credo avremmo avuto più fortuna se non avessimo avuto alcuna connessione con quel telefilm." Cosa è successo, la serie era poco bilanciata? Cosa avrebbe cambiato? "È raro per un telefilm trovare la sua strada nella prima stagione. Ci sono eccezioni certo, ma molti altri hanno bisogno di due o tre anni per trovare gli ingredienti giusti. Sì, penso che a volte fossimo sbilanciati e probabilmente avrei cambiato alcune cose se avessi potuto, ma ormai l'ho superata."
Essendo anche un regista televisivo, il suo futuro è ora diretto verso altri lidi: un episodio di Glee, uno di Private Practice e anche uno del prossimo telefilm di Shonda Rimes, ovvero l'autrice di Grey's Anatomy, dal titolo Off the Map.
Ma se la fantascienza gli proporrà qualcosa di interessante, sarà ben felice di tornare.
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