Buon anno a tutti!
L'augurio è sincero e sentito come non mai, in quest'epoca in cui davvero sembra essercene bisogno. Per la fantascienza, che ogni anno sembra scomparire un po' di più, dagli scaffali delle librerie, dai palinsesti televisivi, dalle nostre liste acquisti, e per il mondo, che ogni anno ha sempre più paura e sempre meno fiducia nel futuro, sempre meno disponibilità per nutrire la mente e la fantasia. E che le due cose siano collegate è facile capirlo.
Ma insomma, la storia dell'umanità è un saliscendi, lo sappiamo. Ci sono seni e coseni. E le curve hanno le loro singolarità in cui cambiano tendenza; speriamo che la singolarità del 2011 sia proprio questa, un deciso cambio di tendenza, in tanti campi, dall'economico al politico. Non è che ci creda molto, eh, ma almeno bisogna sperarci.
In attesa, chiaramente, dell'avvento di quell'altra singolarità, quella tecnologica, che in un momento imprevedibile tra ora e il 2050 acquisterà l'autocoscienza e spazzerà via la specie umana. E va be', sono cose che capitano.
Con oggi comincia anche il nuovo decennio, anche se dicendolo il primo augurio che mi venga in mente è che non si scateni nei commenti il solito flame su "il decennio comincia con l'anno zero o con l'anno uno".
L'augurio quindi vale dieci. Buon anno e buon decennio. E che siano un anno e un decennio, fantastici, anzi, fantascientifici.
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