Il film in 3D, Legacy, arriverà nelle sale solo a fine mese, ma il mondo di Tron ha già riaperto le porte in questi giorni con il videogame, Evolution, nel quale vengono raccontati gli eventi che portano Kevin Flynn (Jeff Bridges), il protagonista della vecchia pellicola, a finire nuovamente intrappolato dentro a un computer. Con il seguito del titolo cult, pioniere nel 1982 del cinema digitale, Disney sta provando a dar vita a un'ambientazione di più ampio respiro, una dimensione ben caratterizzata che esista anche al di là del lungometraggio, un marchio moderno di successo sulla falsariga di Matrix o di Star Wars.
Nel progetto si inserisce il videogame, Tron: Evolution, sviluppato parallelamente al film per essere parte integrante della saga, come avvenuto nel caso della trilogia dei fratelli Wachowski. Il gioco si svolge diversi anni prima di Legacy, in cui il figlio di Flynn, sulle tracce del padre, viene catapultato a sua volta nell'universo binario, e ha un altro protagonista, un programma creato per investigare su una possibile cospirazione all'interno della Rete e che è testimone dell'ascesa al potere di una tirannica intelligenza artificiale, dalla quale discende il futuro distopico, a tinte dark, mostrato nella pellicola. Proprio i colori e le luci, in una parola la fotografia, sono tra gli aspetti su cui i responsabili dell'avventura interattiva hanno lavorato maggiormente, a contatto con i tecnici del nuovo capitolo cinematografico, per riuscire a trasmettere la corretta tonalità, capace di inquadrare nella giusta misura di blu l'evoluzione del mondo di Tron in un'epoca a cavallo degli estremi dei due film. Gli sviluppatori hanno inoltre avuto accesso ai tesori del dietro le quinte del set in modo da ricostruire, su console hd, una metropoli sovrapponibile a quella del grande schermo, guardando la quale il giocatore, esemplificano, sarà in grado di sapere subito dove conduce una certa strada oppure cosa si nasconde dietro una determinata porta. L'idea è appunto di espandere la materia cinematografica dilatandola su altri mezzi.
La stessa Olivia Wilde, che interpreta Quorra, personaggio centrale del film che ha un ruolo importante anche nel gioco, sottolinea il senso di continuità che unisce Tron: Legacy ed Evolution in un intreccio multimediale di cui gli attori erano perfettamente consci durante le riprese. Alcune scene della pellicola, spiega la Wilde, si rivolgono infatti dichiaratamente ai giocatori, che hanno sperimentato sulla propria pelle i pericoli della realtà virtuale. D'altronde il nome del regista di Legacy, Joseph Kosinski, è legato a doppio filo ai videogame. Prima di dirigere il lungometraggio della Disney, si era occupato con la Digital Domain degli spot televisivi di due blockbuster Microsoft per Xbox 360: Gears of War (Mad World) e Halo 3 (Starry Night). Gli autori delle versioni Ps3 e Xbox 360 di Tron: Evolution sono invece i Propaganda del reboot del 2008 dello sparatutto Turok, una sorta di rilettura fantascientifica di Cuore di tenebra tra marine, navi spaziali e dinosauri. Per l'adattamento interattivo di Tron (che nel 2003 era già stato trasformato da Monolith, con Tron 2.0, in un riuscitissimo first person shooter sui generis) hanno optato per un action adventure in terza persona nel quale vengono mischiate corse acrobatiche sullo stile del parkour e duelli coi dischi al ritmo della capoiera, ma non mancano ovviamente fasi in sella ai celebri moto-cicli luminosi, a cui è dedicata anche una sezione multiplayer ad hoc. Tra le particolarità del titolo, il fatto che i progressi compiuti nell'avventura singleplayer e l'esperienza guadagnata nelle sfide multigiocatore sono cumulabili per sbloccare upgrade per il proprio personaggio da utilizzare in entrambe le modalità.
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