Quello di Mark Leyner non è un nuovo nome nella cultura underground, o meglio Avant Pop; molti, a tutt'oggi non sanno nulla delle neoavanguardie letterarie, difatti i più rivolgono la loro attenzione esclusivamente al libro impacchettato e confezionato, cioè il bestseller, un prodotto come tanti altri che si può tranquillamente trovare presso qualsiasi supermarket.

Negli anni '90 la cultura americana è ormai invasa da sponsor e spot che girano in vertiginosa continuazione su MTV alternandosi ai videoclip; l'America è quella dei manga giapponesi, della facile autoironia dei Simpsons, del mangiare precotto, degli scandali sessuali ospitati dai talk-show, delle guerre lampo e delle facili emozioni precostruite da Hollywood: in un simile scenario emerge Douglas Coupland, uno scrittore atipico e subito ottiene successo e consenso unanime da critica e da pubblico. Generazione X e Generazione Shampoo diventano la bibbia della nuova avanguardia letteraria: qui non si parla né di Bertrand Russell né di Bill Clinton né di Tagore, insomma non si parla di niente eppure si parla di tutto perché Coupland attinge la sua cultura direttamente dal tubo catodico del televisore, dal mondo che lo circonda simile ad una cartolina pubblicitaria, e finisce con il raccontare i fatti semplici della vita, quelli immediati. Qualcuno potrebbe pensare che Coupland sia un altro Kerouac vestito per correre sulla strada: non è così. Coupland non ha nulla in comune con quella che fu la Beat Generation: lui scrive punto e basta ma non nutre intenzioni rivoluzionarie, molto più semplicemente si limita ad esporre ciò che la società cerca invano, o quasi, di fargli accettare. Espone i fatti, le cose della vita con estrema semplicità giocando esclusivamente sulla sua sensibilità annoiata, disgustata che la società ha prodotto nel suo animo: per questo con Memoria Polaroid nel 1996, una raccolta di impressioni istantanee come suggerisce il titolo, Douglas Coupland viene indicato come il nuovo portavoce dell'avanguardia letteraria americana. Il suo stile sobrio, spontaneo, riesce a far breccia nel roccioso cuore americano: Coupland viene subito assorbito, suo malgrado, nel meccanismo che trasforma un vero scrittore in un produttore di bestseller; i suoi romanzi vengono soprattutto letti da ragazzi che la scuola l'hanno vissuta poco e male e riconoscono in Coupland il loro padre. La società americana, quella dei giovani, si può distinguere in tre livelli generazionali: gli sbandati e i drogati, che non ci pensano su due volte a metterti il coltello contro il pomo d'Adamo, i borghesi figli di borghesi, che aspirano solo a diventare come i loro padri votati alla famiglia e alla Chiesa ed in ultimo quelli che sentono di non appartenere né ai borghesi né alle frange della bad generation... e proprio a quest'ultima categoria si rivolge Douglas Coupland: è già un buon risultato ma comunque commerciale. Molto più serio il progetto di avanguardia di Larry McCaffery che insieme a W. T. Vollmann, Euridice, S. Wright e M. Leyner diventano i portavoce dell'Avant Pop underground, quello che l'America non riesce a digerire se non a piccole dosi; Euridice, ad esempio, con il suo romanzo F/32, che nulla ha da invidiare agli scritti del più noto e classico Henry Miller, esplora la sessualità femminile così come mai è stato fatto e per questo viene condannata dal perbenismo americano. Come lei, tanti altri autori si muovono nel nuovo scenario dell'Avant Pop e Mark Leyner insieme a Larry McCaffery si possono considerare i veri padri di questa scuola.

Sento odore di Esther Williams di Mark Leyner è una raccolta di splendidi racconti: scritti con uno stile superbo sincopato e provocatorio, ricordano la vitalità di J. Hendrix; ventisei racconti che si snodano dalle aziende di jingle della Madison Avenue per approdare ai salotti pseudo-dannunziani degli esteti ed infine naufragare sulla patinata via delle Star, possono essere considerati una vera perla dell'Avant Pop, che non ammette alcuna concessione idealistica o stilistica. Se Larry McCaffery ha dato voce all'Avant Pop, Mark Leyner ha amplificato questa voce fino all'esasperazione, una esasperazione pura e genuina che traduce la vita di tutti i giorni in un lirismo esemplare, moderno. Leyner scrive poesia guardando all'underground culturale con rispetto critico così ogni sua pagina risulta essere provocatoria quanto bella. I ventisei racconti non perdono un colpo: tutti originalissimi, alcuni lunghi, altri dei veri bonsai, sono uno dei più alti esempi della cultura d'avanguardia, insomma una vera perla letteraria che non può mancare nella biblioteca degli estimatori delle nuove avanguardie letterarie.