Il filo conduttore di questo numero potrebbe essere l’amore.
No, adesso non spaventatevi: non si tratta di un numero sdolcinato pieno di racconti romantici. Tutt'altro. Tuttavia l'amore è uno dei motori del mondo, e può essere visto al modo della fantascienza, da angolature nuove e diverse, come accade in diverse storie ospitate nel numero 61 di Robot, la rivista diretta da Vittorio Curtoni, appena uscito e disponibile sul Delos Store e in librerie selezionate.
C'è l'amore che vive oltre il tempo e oltre il corpo, come nel gioiellino di Will McIntosh, La sposa fredda, vincitore del premio Hugo 2010 per il miglior racconto breve. O amore perverso, "immorale come l’adulterio o non pagare le tasse" per citare una frase di un politico italiano del passato (la frase e le idee, il politico sfortunatamente è presente) come nel racconto Pervertito di Charles Coleman Finlay.
E se è un amore distorto a spingere la protagonista di Hidden, racconto Premio Robot di Luigi Rinaldi, a sfidare il destino confrontandosi con alieni incomprensibili e infinitamente pericolosi, è l’amore perduto a trascinare i protagonisti di Vestiti usati in Treptow Markt verso la loro condanna. Finché l’amore non mette in crisi la realtà stessa, come nel film Inception del regista Christopher Nolan intervistato in questo numero.
Un filo che si intreccia con altri fili: quello della politica, con il ricordo dell’era delle grandi polemiche aperte proprio da un articolo di Remo Guerrini, presente qui con un racconto; e quello del libro elettronico, aperto dall’editoriale e rilanciato dall’articolo su Enrica Zunic’, il cui famoso libro Nessuna giustificazione torna in versione ebook. Dall’ebook alla space opera multimediale, il filo si riannoda all’autore della copertina, Marco Patrito, intervistato da Maurizio Manzieri.
Robot 61, inverno 2010, Delos Books, pagine 192, euro 9,90.
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