Nella collana Piemme Freeway è stato pubblicato in questi giorni un nuovo lavoro di Neal Shusterman: il romanzo Unwind. La divisione (Unwind, 2007) ci racconta una trasformazione della nostra società in un modo veramente inusuale. L'autore negli Usa ha conosciuto grande successo nell’ambito dei romanzi young adult. In Italia stiamo scoprendo solo ora le doti di uno scrittore capace di muoversi su più generi. Piemme, oltre ad aver pubblicato vari romanzi rivolti a un pubblico più giovane (Il popolo degli oscuri, Calvin l’invisibile, Gli alieni sono tra noi e Il ragazzo che diventò quasi il padrone del mondo), ha recentemente pubblicato Everlost, primo romanzo della Skinjacker Trilogy.
In Everlost due ragazzi muoiono contemporaneamente in un incidente stradale. Pur essendo defunti, si ritrovano ancora nel mondo. Il mondo, però, non si accorge più di loro. Per un motivo sconosciuto sono rimasti incastrati tra la vita e la morte, in una specie di limbo chiamato Everlost. È un luogo pericoloso, spaventoso, ma non disabitato. A Everlost ci sono solo ragazzi, tutti cristallizzati nell'attimo in cui sono morti. Stessi vestiti, stesse abitudini, stesso linguaggio. Stessa angoscia, almeno all'inizio.
Unwind ci presenta una situazione diversa. Si svolge in un futuro che potrebbe essere tra poco più di dieci anni. C’è stata una guerra civile tra quanti erano favorevoli all’aborto e i contrari. Dopo tanti morti si è arrivati a un accordo: tutti hanno diritto a nascere, però quando il ragazzo compirà tredici anni, e sino ai diciotto, questi potrà essere "abortito": sarà diviso, nel senso che i suoi organi continueranno a vivere in altre persone che sono in attesa di trapianti. La decisione di questo aborto retroattivo spetta alla famiglia del ragazzo o allo Stato, se orfano.
In queste condizioni si trovano in tre: Connor, ragazzo difficile di sedici anni; Risa di quindici, brava pianista ma non abbastanza perché lo Stato voglia continuare a mantenerla, e infine Lev di tredici anni, la cui famiglia è convinta assertrice dell’aborto retroattivo e ritiene giusto donare un figlio per il bene della comunità e, a tale scopo, ha indottrinato il ragazzo sin da piccolo. Causalmente i tre ragazzi si incontreranno e di comune accordo organizzeranno la loro fuga, una fuga che li porterà in giro per il paese. Entreranno in contatto con tante persone e verranno a conoscenza di segreti che certo il governo centrale non vuole diffondere.
In questo romanzo Neal Shusterman getta uno sguardo su uno spaventoso futuro di una società tecnologicamente avanzata, ma dove il governo ha la capacità di controllare la vita.
Un brano dal testo. "Connor riprende coscienza e trova una confusione appannata nel punto in cui dovrebbero esserci i suoi pensieri. Gli fa male il viso e vede solo da un occhio. Qualcosa preme sull’altro. È in una stanza bianca. C’è una finestra da cui vede entrare il sole. Senza dubbio è una stanza d’ospedale e quella che gli preme sull’occhio è una benda. Solo a quel punto comincia a mettere insieme gli eventi che l’hanno portato lì. C’è stata un’esplosione. C’è stata una rivolta. Poi è arrivato Lev. È tutto ciò che ricorda.
Entra un’infermiera. - Ah, finalmente è sveglio. Come si sente?
- Bene - risponde lui con una voce che è poco più di un gracchiare. - Da quanto...
- Poco più di due settimane.
- Due settimane? E Risa... lei come sta?
- C’era una ragazza - dice Connor. - Sul tetto della clinica di raccolta. Si sa cosa le è successo?
- L’espressione dell’infermiera non rivela nulla. - A quello pensiamo dopo.
L’autore. Neal Shusterman è nato nel 1962 a Brooklyn. È stato sempre un avido lettore. Quando aveva sedici anni la sua famiglia si trasferì a Città del Messico. Ha due lauree. Ha scritto almeno venti romanzi e con lo pseudonimo di Easton Royce ha contribuito con vari romanzi alle serie X-Files e Space: Above and Beyond. Nella sua carriera di scrittore ha vinto molti e importanti premi. È anche sceneggiatore per il cinema e la televisione.
La quarta di copertina. La seconda guerra Civile, che passò alla storia come la Guerra Morale, fu un conflitto lungo e sanguinoso, combattuto negli Stati Uniti su un’unica questione: l’accettazione o meno dell’aborto. Per mettervi fine, venne approvata una serie di emendamenti noti come Legge sulla Vita, che accontentò sia lo schieramento abortista, sia quello antiabortista.
La Legge stabilisce che la vita umana è intoccabile dal momento del concepimento fino a quando un bambino compie tredici anni.
Fra i tredici e i diciotto, però, i genitori possono decidere di abortire in modo retroattivo a condizione che, tecnicamente, la vita dell’adolescente non finisca. A questo scopo, tutti gli organi del ragazzo verranno impiantati in persone in attesa di trapianto, le quali manterranno una memoria del donatore.
Il processo tramite cui il ragazzo viene allo stesso tempo eliminato e tenuto vivo si chiama Divisione. È una pratica largamente accettata dalla società. Connor ha sedici anni, Lev tredici e Risa quindici. Tutti e tre hanno uno stesso destino: essere Divisi. Tutti e tre vogliono sfuggire a questo destino, e sono pronti a combattere.
Neal Shusterman, Unwind. La divisione (Unwind, 2007)
Traduzione Paolo Antonio Livorati,
Edizioni Piemme, collana Piemme Freeway, pagg. 409, euro 19,00
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