Mauro Corona è un nome conosciuto in tanti ambienti. È un alpinista, boscaiolo, scultore, scrittore e molto altro. Ora torna in libreria con un volume dal titolo La fine del mondo storto (2010), un mix di romanzo, saggio e favola. Ci narra di quando, tra non molto, finirà il petrolio e allora sarà veramente dura per tutti.

Lo scrittore immagina che un bel mattino d’inverno, anzi un bruttissimo mattino di un gelido inverno, tutti noi ci sveglieremo al freddo perché il petrolio è finito, come sarà esaurito il carbone. Senza queste due materie per noi importantissime non avremo più energia elettrica.

Le conseguenze saranno tragiche. Niente più caloriferi caldi, niente pane né rifornimenti di cibo. In pratica l’uomo farà un salto indietro in un triste Medioevo con l’aggravante di non sapere più fare nulla. Ovviamente tutti gli apparecchi tecnologici che ci circondano non servono più a nulla. Per riscaldarsi l’uomo dovrà imparare a costruirsi un camino e ad accendere il fuoco. Per mangiare dovrà imparare nuovamente a costruire trappole, andare a caccia e allevare animali da cortile. E nel primo inverno i più deboli e quelli meno preparati agli imprevisti saranno le prime vittime. E saranno molti quelli che non vedranno la primavera successiva.

Il romanzo di Corona non vuole essere il classico romanzo catastrofico, ma vuole essere una storia profetica che porterà la società a un cambio radicale, con il ritorno a quei valori che erano importanti sino a ieri.

L’autore. Mauro Corona è nato a Erto (Pordenone) nel 1950. È autore di Il volo della martora, Le voci del bosco; Finché il cuculo canta; Gocce di resina; La montagna; Nel legno e nella pietra; Aspro e dolce; L'ombra del bastone; Vajont: quelli del dopo; I fantasmi di pietra; Cani, camosci, cuculi (e un corvo); Storia di Neve; Il canto delle manére e delle raccolte di fiabe per ragazzi Storie del bosco antico e Torneranno le quattro stagioni.

La quarta di copertina. Un giorno il mondo si sveglia e scopre che sono finiti il petrolio, il carbone e l'energia elettrica. È pieno inverno, soffia un vento ghiacciato e i denti aguzzi del freddo mordono alle caviglie. Gli uomini si guardano l'un l'altro, hanno occhi smarriti e il terrore stringe i loro cuori. E ora come faranno? La stagione gelida avanza e non ci sono termosifoni a scaldare, il cibo scarseggia, non c'è nemmeno più luce a illuminare le notti. Le città sono diventate un deserto silenzioso, senza traffico e senza gli schiamazzi e la musica dei locali.

Rapidamente gli uomini si accorgono che tutto il benessere conquistato, fatto di oggetti meravigliosi e tecnologia all'avanguardia, è perfettamente inutile. Circondati dal superfluo e privi del necessario, intuiscono che una salvezza esiste, ma si nasconde in un sapere antico, da tempo dimenticato. Capiscono che se vogliono arrivare alla fine di quell'inverno di fame e paura, "l'inverno della morte bianca e nera", devono guardare indietro, tornare alla sapienza dei nonni che ancora erano in grado di fare le cose con le mani e ascoltavano la natura per cogliere i suoi insegnamenti. Così, mentre un tempo duro e infame si abbatte sul mondo intero e i più deboli iniziano a cadere, quelli che resistono imparano ad accendere fuochi, cacciare gli animali costruendo trappole con i rami più teneri, riconoscere le erbe che nutrono e quelle che guariscono. Segnati dalla fatica e dalla paura, i superstiti si faranno più forti e insieme anche più saggi.

La fine del mondo storto raddrizzerà gli animi, cancellerà la supponenza del ricco e punirà l'arroganza del povero, che si ritiene l'unico depositario di coraggio e resistenza. Resi uguali dalla difficoltà estrema, gli uomini si incammineranno verso la possibilità di un futuro più giusto e pacifico, che arriverà insieme alla tanto attesa primavera. Ma il destino del mondo è incerto, consegnato nelle mani incaute dell'uomo...

Facendo un passo indietro per trovare la voce più pura e poetica della natura imperiosa, e balzando in avanti con la forza di un'immaginazione visionaria e insieme intensamente realistica, Mauro Corona ancora una volta stupisce costruendo un romanzo imprevedibile. Un racconto che spaventa, insegna ed emoziona, ma soprattutto lascia senza fiato per la sua implacabile e accorata denuncia di un futuro che ci aspetta.

Mauro Corona, La fine del mondo storto (2010)

Mondadori, collana Scrittori Italiani e Stranieri, pagg. 160, euro 18,00