Michel de Notredame, più noto come Nostradamus, è un personaggio estremamente interessante e, nonostante l'estrema popolarità delle sue Centurie, poco conosciuto. Figura tipicamente rinascimentale, ricercatore aperto alle più azzardate connessioni interdisciplinari, era un abile medico che, come molti studiosi dell'epoca, per sopravvivere vendeva anche almanacchi e previsioni astrologiche. James Randi, il più noto "investigatore dell'occulto" dei nostri giorni, ha voluto porre Nostradamus sotto la lente d'ingrandimento delle sue indagini. Innanzitutto inserendo il Veggente di Salon in un preciso contesto storico e sociale: la famiglia d'origine ebrea costretta alla conversione, gli studi all'università di Montpellier, i rapporti con i Valois e in particolare con Caterina de' Medici. Ma l'indagine di Randi non si ferma alla scrupolosa contestualizzazione storica. Sotto il suo sguardo attento finiscono le oscure quartine del Veggente, per quattro secoli sottoposte alle più fantasiose e improbabili interpretazioni da parte del numeroso stuolo dei Nostradamiani. La verità, afferma Randi, è che ognuno ha voluto scorgere in quelle parole solo quello che gli faceva comodo vedere. E così, nel gioco delle "profezie autoavveranti", le quartine sono state sezionate, ricomposte, decontestualizzate al punto di far comparire "magicamente" versetti profetici sulla Rivoluzione francese, il trionfo e la caduta di Napoleone Bonaparte, l'arrivo al potere di Adolf Hitler... la fine del mondo (prevista "per certo" per il 1999!). E di queste interpretazioni, Randi ne è certo, l'astuto medico di Provenza non avrebbe potuto che farsi una gran risata. James Randi: La Maschera di Nostradamus Avverbi, pp. 256, L. 26.000.