Questo il programma con cui AXN Sci-Fi si presenta agli spettatori di Sky. A qualcuno non sarà
Più modesto l’esperimento di “Zone Fantasy”, canale Sky su cui sono confluiti il vecchio Duel Tv di Stream, contenitore di serie e film tv vagamente ‘fantastici’ insieme a prodotti fantascientifici di maggior qualità (ma tutte repliche: da Andromeda, la serie ideata da Gene Roddenberry, allo storico Ai confini della realtà). Lo sbarco del digitale terrestre ha permesso oggi di aumentare ancora di più l’offerta, ma spesso rischiando di creare semplici ‘cloni’ dei canali satellitari. Così “Rai 4”, il canale digitale in chiaro che è diventato una sorta di discount delle serie televisive fantastiche, vedasi gli abusatissimi Alias, Streghe e Roswell, passando per la riproposizione del ciclo completo dei film di Star Trek, già sperimentato su La7 (che fin dai suoi esordi ha puntato moltissimo su questo marchio).
Nella fattispecie, AXN Sci-Fi è la risposta della piattaforma Sky al canale Steel Sci-Fi della piattaforma Mediaset Premium sul digitale terrestre, il quale deriva dall’americano “Syfy”, erede dello storico “Sci-Fi Channel”. Ma mentre Steel ha finora dimostrato di riuscire ad affiancare alla serie storiche (e spesso ormai straviste) prodotti nuovi e interessanti in prima tv, da Battlestar Galactica a Flash Gordon e Sanctuary, da Fringe al divertente (anche se non fantascientifico, citazioni a parte) Big Bang Theory, insieme ad alcuni dei film e delle miniserie prodotte dalla casa madre Sci-Fi Pictures (tra cui Dune: il destino dell’universo), non sembra che AXN Sci-Fi riesca a competere con questo gigante dell’intrattenimento fantastico.
La speranza per gli appassionati risiede nel meccanismo della concorrenza, che potrebbe riuscire a portare a una diversificazione dei palinsesti e a una lotta più accanita per acquistare i diritti di trasmissione di opere per il piccolo schermo che aspettano ancora di sbarcare in Italia, oltre al recupero di quelle serie e di quei film ormai forse dimenticati, se non dagli spettatori più anziani. Altrimenti non ci resterà altro da fare che spegnere anche noi la tv con i suoi cinquecento canali, per non incappare nell’ennesima replica della Signora in giallo.
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